ChatGPT e fantascienza
Ricordo che parecchi anni fa, quand'ero giovane, m’aveva colpito una pubblicità dell'allora più famosa fabbrica di computer: produceva una macchina da circa 64K di memoria (non mega o giga…) il primo computer sul quale avevo lavorato, e ai tempi si parlava già di cervelli elettronici.
La pubblicità era la riduzione di un breve e famoso racconto di fantascienza degli anni '50: The Answer di Fredric Brown.
Per quel che ricordo la riduzione era del tipo:
- Cerimonia di inaugurazione del più grande computer del mondo.
- Per saggiarne la potenza l'ingegnere capo gli sottopone la prima domanda: Esiste Dio?
- Il computer elabora, elabora, luccichio di luci, ticchettio di ingranaggi, e poi finalmente dallo sportello di output esce un biglietto.
- L'ingegnere capo lo raccoglie e, in tono solenne legge: Adesso sì!
Penso che se facessimo oggi la stessa domanda a ChatGPT, non essendo dotato di autocoscienza si limiterebbe a presentarci un sunto dei vari scritti sull'argomento. A forza di crescere potrebbe anche essere diventato Dio, ma lui non lo saprebbe...
A proposito di macchine e coscienza (che non avranno mai) m’è piaciuto il libro Irriducibile di Federico Faggin, il vicentino inventore del microprocessore e del touchpad. Di lui potrebbe bastarvi sapere che Bill Gates diceva che “prima di Faggin, la Silicon Valley era semplicemente una valle”.
P.S. questo articolo non è stato scritto da ChatGPT, e … neanche su ispirazione di Dio (almeno credo…)
Lucio