Che cos'è la Moda
immagine tratta da fashionmagazine.it

Che cos'è la Moda

Dopo aver lavorato per diversi anni per uno dei leader di mercato nel settore moda e e-commerce sto cominciando ad interrogarmi sul significato di quello che faccio, con l'obiettivo di padroneggiarlo sempre meglio e di farlo crescere oltre me stesso e al di là delle quattro mura di un ufficio.

Così stamattina mi sono posto l’obiettivo di azzardare una definizione di Moda nel modo più completo e conciso possibile - possibile per le mie capacità - e di mette alla prova questa definizione pubblicandola. Ogni commento, approfondimento e critica sono benvenuti.

La moda è la manifestazione socializzata e tangibile dell’immaginario collettivo.

La moda ha una doppia anima (quale naturale conseguenza del fatto che essa è creata, prodotta e usata da esseri umani a loro volta orientati da un Io e un Es).

L’anima “moralistica” usa, rappresenta e definisce le regole sociali, soprattutto quelle implicite ed inespresse che fluiscono a livello dell’ovvio.

Fino a metà del ‘900, ad esempio, nessuno aveva nulla da obiettare sul fatto che le gonne connotassero la donna e i pantaloni l’uomo. La divisione tra i due binomi gonna-donna versus pantalone-uomo semplicemente manifestava l’ovvietà insita nella morale o mappa sessuale implicita della società di allora.

L’anima “etica” della moda è invece sovversiva. Essa lavora per forzare le regole derivate dalla morale o per crearne nuove mappe sotto la spinta dei cambiamenti sociali in atto. E’ etica nel senso che attinge i suoi principi dalla pratica: osserva, interpreta, definisce, manifesta e realizza in una qualche forma un pensiero collettivo che non ha ancora trovato i simboli adeguati per manifestarsi in modi socialmente comprensibili e condivisibili.

Quando Chanel mette i pantaloni alle donne pur preservandone la femminilità in realtà non fa altro che farsi interprete di un sentimento collettivo, di un desiderio di liberazione sessuale e della necessità di rivedere le regole del patriarcato, che ribolliva nell’inconscio sociale femminile senza riuscire a trovare uno sbocco adeguato. (Dove per adeguato si intende non pericoloso per l’equilibrio dell’”ordine” pubblico; un modo che cioè potesse apparire dirompente pur restando confinano nelle gabbie del simbolico).

Chanel ha donato ad un pensiero un’immagine, un simbolo, un corpo sensibile che ora poteva essere condiviso, indicato, citato, usato e indossato persino.

La moda “veste” i bisogni con degli habitus. Il bisogno è e resterà sempre uno - dare una forma e un corpo all’idea di comunità (non dimentichiamo mai che siamo animali sociali, cioè animali la cui natura è sociale e la cui socialità non è naturale). I modi per soddisfarlo sono invece infiniti quante sono le combinazioni possibili tra il desiderio e la realtà.

Ciro Toscano

Creative Director | Progettista Grafico

5 anni

... I pantaloni li portano le donne, anche quando indossano una gonna... lo stile e l'intelligenza è donna...sempre!

Vanessa De Luca

Designer and Researcher in charge for regenerative initiatives

5 anni

... e ora mi interrogo sul contenuto del mio armadio :) Acquistare un capo è una scelta anche etica e indossarlo una forma di espressione sia di noi stessi e sia dei valori che trasportiamo a livello sociale. Bell'articolo Gionatan!

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