Chiaramente non sono #teamGrinch

Disclaimer: parole tra il professionale ed il personale, perfettamente mio.

Fare comunicazione quest’anno non è stato facile. Qualsiasi sia il tuo target o il settore in cui operi, secondo me, oggi premia “semplicemente” la sensibilità.

Intanto, le newsletter in questi ultimi anni sono tornate ad avere un ruolo fondamentale per i brand. Non solo “pubblicità” - come direbbe mia madre - ma contenuti preziosi, emozionali, condivisibili e, da non sottovalutare, low budget. Persino i quotidiani, oggi, investono risorse umane ed economiche nel CRM.

Io amo scrivere, leggere e, al tempo stesso, mi occupo di marketing: è quasi scontato mi piaccia riceverle. Mi iscrivo a tutte, le apro, le studio, le apprezzo o le critico con la curiosità con la quale scarto un regalo. Per lavoro mi occupo di mobilità però e, banalmente, in questo momento storico non posso avere la leggerezza di prima quando le pianifico. Ci sono delle regole, che vanno rispettate e comunicate.

E quindi? Mesi fa ho iniziato a pensare: cosa vorrei ricevere io, da un brand come FREE NOW? Allora ho scelto la sincerità, perché di quella so parlare e, spero, anche scrivere. E mi sono aggrappata a dei “pensieri felici”, come diceva Peter Pan.

FREE NOW nasce dalla parola inglese “FREEDOM”, libertà. La libertà di scegliere come spostarsi nella propria città, senza restrizioni che tengano. La libertà di arrivare a destinazione in serenità e grazie a pochi click. La stessa libertà che quest’anno, a tutti noi, sembra solo un ricordo lontano.

Ecco perché almeno, insieme, abbiamo iniziato a viaggiare con la fantasia. “DREAM BIG” è sempre stato un mio motto ed ho avuto la possibilità di portarlo nelle nostre comunicazioni. Abbiamo accompagnato i passeggeri a visitare i musei più belli d’Europa proponendo tour virtuali dal divano di casa. Oppure dato consigli di lettura, perché credo davvero non ci sia modo migliore di viaggiare con la mente se non leggendo. 

Le piccole cose, insomma. E l’ottimismo, quello sempre.

Torneremo ad accompagnarli anche a casa dei nonni per il pranzo di Natale in famiglia, a portarli a casa dopo il veglione di Capodanno con gli amici e ad aiutarli ad arrivare in tempo in aeroporto, per partire per chissà quale meta esotica da far invidia ai colleghi rimasti in città senza ferie arretrate!

Grazie al mio team che mi ha permesso tutto questo. Sembra l’anno più difficile di tutti e invece qualcosa di bello c’è stato: la collezione dei miei screenshot su Zoom con loro è aumentata vertiginosamente (e prima che diventasse mainstream)!

Buon Natale, con tutto il mio cuore, “con tutto il nostro cuore”.

Francesca