Ci hanno mentito
Ne parlavo poco fa con un cliente / collega
Impara a svolgere la professione, impara le questioni tecniche e potrai lavorare
Certo si fa fatica, i fine settimana non sono fatti per il riposo e spesso ti devi scontrare con i clienti arroganti
Ma il lavoro è questo qua
L’affermazione è trasversale a molte attività, quelle che chiamo vocazionali, in primis #avvocati e #veterinari
Ricordo ancora mio padre che scherzando (ma non troppo) dopo che avergli raccontato di essermi svegliato in piena notte per la paura di non aver depositato un atto, mi ha risposto:
“Ora sai cosa significa fare l’avvocato”
Questo pensiero, il lavoro è questo, lo hanno inculcato così bene che schiere di professionisti non riescono ad uscirne
Rimasti invischiati una professione che non esiste più, o meglio in una modalità di sviluppo della professione che non esiste più
Ci hanno mentito perché quello che ci hanno raccontato era la loro professione, quella che hanno vissuto loro, non necessariamente quella che avremmo dovuto vivere noi
Del resto: l’esperienza è una ottima insegnante ma una pessima veggente
Per tanto tempo ho pensato che non ci fossero altre strade, che il mio percorso fosse segnato e che avrei dovuto accettarlo del resto
“Questo è il lavoro”
Mi sono sentito per tanto tempo come l’elefante incatenato della storia
<<Un bambino venne portato dai genitori al circo notò che, a differenza di tutti gli altri animali, l’elefante non era in gabbia, era incatenato ad un piccolo palo
Benché la catena fosse grossa, date le dimensioni e la forza dell’elefante, questa avrebbe ceduto facilmente così anche il palo di legno a cui era assicurata
“Perché è solamente legato?” domandò ai genitori
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“Per impedirgli di scappare” fu la risposta
“Perché non scappa?” Insistette
“Perchè è legato” risposero
Le risposte dei genitori non davano soddisfazione al bambino. L’elefante era enorme, avrebbe potuto liberarsi facilmente
Il giorno successivo arrivato a scuola pose alla maestra la medesima domanda, e la maestra gli spieghi che era stato ammaestrato, ovvero che per quanto fosse un animale possente anche l’elefante era stato piccolo ed in quell’epoca fu legato ad un palo
Il bambino iniziò ad immaginare il piccolo elefante lottare, inutilmente, con tutte le proprie forze per liberarsi dalla catena, ma senza successo
Immaginò che pian piano crescendo l’elefante aveva continuato a lottare per liberarsi, tuttavia con sempre minore energia
Sarebbe poi arrivato il giorno in cui avrebbe smesso ed “accettato” la propria condizione come “normale” ed immutabile>>
Le cose tramandate sul fatto che
ed altre cavolate del genere sono come quel palo e quella catena, sei cresciuto/a con il mito che quella catena non può essere spezzata, è troppo dura per te
Forse non hai ancora la forza dell’elefante per spezzare quella catena con un solo colpo, ma hai le risorse per indebolire i singoli anelli per esempio:
In pratica hai già le risorse non per adattarti alla professione ma per adattare la professione a te
Nel percorso #avvocatoamodotuo ti aiuto a farle emergerle e metterle in ordine per creare l’attività da amare e da svolgere con passione (e che sia soddisfacente)
Riflessione degna di approfondimento e discussione. Bravo Jacopo !!
Avvocato | Claims Specialist | Life Coach
2 anniQuanti territori si potrebbero esplorare, quante nuove e più soddisfacenti modalità di svolgere la professione si potrebbero trovare se solo si provasse ad uscire da quel "abbiamo sempre fatto così" per entrare in "oggi proviamo a fare in altro modo". Dove la differenza non è (tanto) il fare in altro modo quanto (anche) il farlo oggi, nel qui ed ora. Verificare, testare, cambiare se e quando necessario!