Classifica di fine anno di fatti memorabili

3) Cripto-cosi

Ricordo quando, nel 2014, il mio caro collega iniziò una attività di mining di non ricordo quale criptomoneta, 10 motherboard asus con GPU appoggiate sul tavolo in cantina.

Il Bitcoin no, era appena sceso a 500$, in evidente bolla discendente. Scelta corretta, in quel momento, chissà se in tre anni sarebbe riuscito a trovarne almeno uno.

Ad ogni modo, dopo sei mesi le schede furono spente e vendute su ebay: costi di energia e gestione troppo elevati. Il futuro arriverà, lo seghiamo questo ramo?

2) Bike sharing a Milano: una storia non agile

Per anni dicevo agli amici "mi sposerò quando ci sarà il bike sharing a Milano", poi finalmente arrivò il 2008 e un inizio in sordina. Programmazione, pianificazione, ricavi, cartelloni pubblicitari... piano piano, altre stazioni, altre bici, qualche iniziativa (le bici per bambini, ma solo d'estate e in pochissime stazioni, "l’eventuale ripresa del servizio è in corso di valutazione") ma sempre con una sensazione di lentezza, viscosità e burocrazia: per esempio, il servizio è sospeso dalle 24 alle 7, la ragione a me ignota resterà. Circa 4600 bici nel 2017.

Un bel giorno arriva il free floating (app, gps, iot, etc...) con il suo carico di sconsideratezza e libertà ed ecco tre gestori e migliaia di nuove bici in pochi giorni. Il Comune rilascia le licenze (un premio a chi trova dati societari sui siti web dei nuovi gestori) e rischia seriamente di fare fallire BikeMi.

Doverosa una corposa retrospective.

1) Umarell

Menti brillanti studiano, progettano dispositivi, brevettano, condividono sapere, fondano startup e poi, finalmente... una valanga di ordini per il pensionato da scrivania, €18.

Non quello che avrebbero immaginato ma geniale e meritato, la storia di successo dell'anno.