COME CAMBIA IL SALUTO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS
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COME CAMBIA IL SALUTO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

COME CAMBIA IL SALUTO AI TEMPI DEL CORONAVIRUS

Chi l’avrebbe detto! Il Corona virus ci ha travolto come uno Tsunami. Ha sconvolto la nostra vita e ha addirittura riscritto (speriamo temporaneamente!!!) alcune regole del galateo.

Pensiamo anche al saluto o ai convenevoli a cui eravamo tanto abituati.

La stretta di mano, un gesto comune, da sempre riconosciuto come un segno di apertura verso gli altri, al momento ci è precluso. Così come vanno evitati i baci e gli abbracci.

Quindi se baci, abbracci e strette di mano vanno accuratamente evitate, quali misure alternative possiamo adottare per salutarci, trasferire affetto, simpatia e amicizia in tempo di coronavirus?

La soluzione più semplice è quella di fare un cenno con il capo e sorridere con gli occhi.

Simpatici ma poco eleganti i tocchi con i piedi o con i gomiti, quest’ultimi peraltro sconsigliati dai medici. In India torna in voga il namastè, che si fa inclinando il capo con le mani giunte.

La soluzione più semplice? In ambito professionale basta fare un cenno con il capo e sorridere con gli occhi.

Tra amici possiamo salutarci facendo ondeggiare la mano in segno di “ciao”

Una cosa è certa: cambia la modalità ma resta ferma l’importanza e il significato di questi gesti.

 OGGI LA VERA EDUCAZIONE STA NELL’ADOTTARE ATTEGGIAMENTO RISPETTOSO VERSO GLI ALTRI CHE SI TRADUCE NELL’OSSERVANZA DELLA DISTANZA SOCIALE E NELLA RINUNCIA AL CONTATTO FISICO NELL'ATTESA DI TORNARE ALLA NORMALITA'

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