Come creare il mindset delle Start-up nelle grandi organizzazioni?
La lettura di un libro sulle startup (Silicon Valley. Sogna credici realizza di Eleonora Chioda e Tiziana Tripepi) mi ha fatto nascere nuove idee ma soprattutto riaffiorare vecchi ricordi.
Ho avuto la possibilità di vivere il mindset delle startup prima con la mia iniziativa (non so se nel 1995 si chiamavano già startup..) poi coinvolto in un'altra come azionista per poi avere l'opportunità di fare da advisor ad alcune promettenti iniziative (quanto ho imparato e mi sono divertito!!).
Ogni momento era caratterizzato da positività, ottimismo, determinazione e tanta adrenalina. Adrenalina spesso auto-generata quando facevamo il giro dell'orologio per rilasciare una nuova versione.
Come una grande organizzazione può sviluppare il mindset delle startup?
Sul mindset delle startup sono stati scritti molti libri ma quali sono le principali caratteristiche che servono alle corporate per essere vincenti nell'era della digital transformation?
Solo se un'azienda è vincente genera valore per i propri azionisti, per i dipendenti, le loro famigli e per tutti i suoi clienti. Questo sembra essere in contrapposizione con il mindset "startup" di commettere errori, fallire.
Nella cultura europea fallire è sinonimo di insuccesso, inadeguatezza, mancanza di capacità. Nel mindset delle startup rappresenta un momento di evoluzione, di insegnamento di messa in discussione per rialzarsi immediatamente, aggiustare la strategia e partire con più forza di prima. Questa reazione la associo alla resilienza ovvero la capacità di assorbire un urto senza rompersi, deformarsi ma poi tornare alla forma iniziale.
«Stay hungry, stay foolish» pronunciava Steve Jobs nel suo celebre discorso/testamento all'Università di Stanford nel 2005 (su YouTube). In queste 4 parole sono racchiuse altre due caratteristiche del mindset ovvero l'essere sempre curiosi, una fame inarrestabile di conoscenza e il coraggio di sperimentare sempre.
In Europa c'è la convinzione che la cultura del rischio, che in contesto enterprise potremmo tradurre con la parola accountability, spetti solo all'imprenditore, al CEO o ai Top Manager ma il mindset delle startup ci insegna che appartiene a tutti i componenti dell'organizzazione dal receptionist a salire.
Su questo tema la cultura europea sta facendo dei passi avanti basti pensare che uno dei pilastri della nuova normativa sulla privacy (GDPR) è proprio l'accountability prerogativa di tutti all'interno dell'organizzazione.
Quante volte ci lamentiamo della velocità delle nostre grandi organizzazioni a realizzare progetti interni ed esterni, a lanciare sul mercato prodotti o servizi? Ho visto nascere progetti interessanti circondati da tantissimo entusiasmo che si è spento nei mesi/anni impiegati per realizzarli tanto che spesso vengono cancellati da un nuovo management o abbandonati dagli stessi promotori.
Questo approccio delle grandi aziende è paragonabile nel mondo dello sviluppo software alla metodologia waterfal che prevede un processo diciamo dalla A alla Z per rendere disponibile all'utente una prima versione del software.
Il mindset delle startup prevede la velocità, molta velocità non perché gli startupper sono giovani di 20 anni e pieni di energie ma perché i soldi che hanno investito di tasca loro o da investitori sono come un contro alla rovescia e ora dopo ora vengono bruciati e se questo succede prima di aver dimostrato il loro valore, game over.
Un prodotto/servizio con funzionalità anche minime deve arrivare subito sul mercato, verrà migliorato subito dopo grazie anche ai clienti stessi. Facendo una similitudine con lo sviluppo software questo è l'approccio alla programmazione chiamato Agile.
Riassumendo il mindset che le grandi organizzazioni dovrebbero (devono!!) interiorizzare nella propria cultura è:
- ottimismo
- cultura del fallimento
- resilienza
- ricerca continua di conoscenza/nuove idee
- coraggio nello sperimentare
- accountability
- velocità (approccio agile)
La lista potrebbe essere molto lunga ma se un'organizzazione riuscisse ad interiorizzare questi 7 farebbe dei salti quantici.
Ma come unire la forza delle grandi organizzazioni con il potere del mindset delle startup?
La open innovation può essere una strada di successo? Quali e quante aziende sono riuscite veramente ad applicarlo in modalità win-win?
Nel mio piccolo ho sperimentato che cambiamenti di cultura aziendale non possono essere realizzati con slide, meeting, interventi del CEO o altro ma solo con la cross-fertilization ovvero portare nel team persone con la cultura aziendale necessaria e aspettare che contaminino gli altri.
Proporre alle grandi organizzazioni di operare come incubatori di startup (non fagocitatori) potrebbe aiutare a creare questo nuovo mindset?
Qualche caso di successo da condividere? Idea di come fare?
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Writer
4 anniMai come in questo momento le parole di Emanuele sono importanti. E’ solo l’innesto della cultura fresca e genuina di una startup puo’ agevolare la trasformazione dei nostri piccoli o grandi dinosauri che tuttavia sono in grado di lanciare, dare forza e diffondere una innovazione di prodotto. Ora e’ il momento per molteplicare questi incroci virtuosi, di avere il coraggio di inoltrarsi verso percorsi mai battuti, di guardare con fiducia a un futuro ricco di possibilita’
MANAGER - HSE Regulatory Compliance - Engineering Solutions - Energy
5 anniHow to reconcile this longing for success at all costs that emerges from the agile organization with the latest awareness of the "Business Roundtable" organization? Two hundred of the largest American companies publish a document in which they disavow the mantra "before the shareholders" that for years has guided the corporate policies. <<To create value, we must also look at the ecological impact, respect for customers and "decent conditions offered to employees">> The Business Roundtable organization was set up precisely by the fathers of silicon valley and developed a new guideline which diverges considerably from the religion of success at all costs to turn to an organization that points to sustainability, to the well-being of employees and to the common good rather than only to shareholders' profits. What a great example for Italian entrepreneurs and managers
Officina Technician, cablatore pragmatico, uno di quelli nati in analogico ma che vive in digitale
5 anniIl mindset agile dovrebbero iniziare ad insegnarlo nelle scuole per mio modo di pensare. Vero è che in Italia siamo talmente abituati a aziende che si muovono come elefanti in un negozio di cristalli, in realtà dove le posizioni manageriali sono state conquistate nel tempo per anzianità piuttosto che per competenza e ancora molto c'è da fare post questo "balzo evolutivo". Quando si parla di agile in Italia secondo me la persona ideale è sicuramente Deborah Ghisolfi, che di modi ed esempi ne avrà sicuramente