Come dar visibilità ai tuoi contenuti web? [Un po' di storia della SEO]

Come dar visibilità ai tuoi contenuti web? [Un po' di storia della SEO]

Come dare visibilità ai contenuti che pubblichi sul sito istituzionale, sul blog aziendale e sull'e-commerce? In altre parole: come farti trovare in Rete dai tuoi potenziali clienti?

Uno dei metodi più potenti per promuovere il tuo lavoro è senz'altro la SEO. La SEO (Search Engine Optimization) è l'insieme di tecniche che ti permette di ottenere un buon posizionamento sui motori di ricerca, Google in primis.

Nella simpatica vignetta che fa da copertina a questo post (e che ho scovato qui), trovi un po' di storia dell'evoluzione della SEO. Oltre che divertente, la vignetta è utile per capire qual è lo stato dell'arte della disciplina. (E per capire che tanti webmaster hanno spesso avuto un chiodo fisso: cercare di ingannare gli algoritmi dei motori di ricerca...).

All'inizio, molti anni fa, c'è stata l'epoca in cui scrivevamo nei "tag keywords" delle pagine quintali di parole chiave. E questa tecnica funzionava! Poi i motori di ricerca sono corsi ai ripari: hanno ridimensionato il valore del tag keywords fino ad annullarlo.

Allora è venuta l'era dei testi nascosti, in cui si scrivevamo per esempio le parole chiave in color bianco sullo sfondo bianco. Lo scopo era quello di infarcire le pagine web di più parole chiave possibile (keyword stuffing). Ma la pacchia è durata poco, perché ingannare i motori di ricerca è difficile e non è per sempre.

(La battaglia contro il keyword stuffing non è ancora vinta. In effetti, a tutt'oggi si leggono contenuti che suggeriscono una determinata "keyword density" per avere un buon posizionamento su Google).

A quel punto, ci si è buttati sull'acquisto di link, per guadagnare più autorevolezza (ogni link verso il nostro sito è infatti interpretato da Google come un "attestato di stima" che ci viene conferito). Oppure si è preso a commentare i post dei blog o le discussioni sui forum, lasciando nella firma il link del proprio sito. Ma anche in questo caso i motori si sono velocemente adeguati: queste pratiche sono oggi a rischio di penalizzazione.

Dunque, che fare nel 2016 per dare visibilità ai propri contenuti? Una soluzione sicura c'è: occorre creare contenuti di valore, cioè contenuti che siano pertinenti per il proprio pubblico e che gli forniscano soluzioni pratiche a problemi che sente come concreti. In altre parole: oggi è necessario fare content marketing.

Il content marketing funziona due volte. Primo: ti fa acquisire autorevolezza agli occhi del tuo target, perché ti consente di presentarti come l'esperto capace di risolvere i problemi. Secondo: creare contenuti di qualità ti permette di essere premiato da Google, perché i contenuti realmente validi ottengono un miglior posizionamento nelle sue SERP.

Per dare visibilità ai tuoi contenuti hai perciò una strada precisa: scrivi per gli esseri umani e non per i motori di ricerca. Cioè: cerca d'esser utile alle persone che sono in target per la tua azienda. Così facendo, i tuoi contenuti avranno di riflesso più visibilità su Google.

I tempi in cui si cercava d'ingannare l'algoritmo di Google e degli altri motori di ricerca sono definitivamente tramontati. Le scorciatoie non pagano più. Oggi bisogna mettere le persone al centro di tutto, scrivendo quello che vorrebbero leggere. Chi crea contenuti di valore per il proprio target vince. Anche nel business. Anzi: soprattutto nel business.

 

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