COME FARE UN'ANALISI DI MERCATO (PARTE 3)
[BUSINESS DESIGN TIPS #6]
Nel precedente post ho dato alcuni spunti per creare un questionario nella sua variante classica.
Oggi, invece, ti spiegherò...
🔥 LA RYAN SURVEY🔥
Ci sono vari modi per creare un sondaggio. Quello che prediligo, attualmente, è il metodo ideato da Ryan Levesque, The Ask Method.
A cui, a volte, a seconda delle situazioni applico delle varianti di mia invenzione.
Prima di strutturare le domande stabilisco l’obiettivo o gli obiettivi che voglio raggiungere con la mia indagine.
Ad esempio, il questionario potrebbe avere lo scopo di raccogliere gli indirizzi email di futuri potenziali clienti da inserire nella mia mailing list oppure quello di capire il linguaggio usato dalla potenziale clientela per migliorare il mio modo di comunicare con essa.
La prima domanda che pongo agli intervistati attraverso il modulo di Google (questo è lo strumento che uso di solito, n.d.r.) è la più importante, deve essere a risposta aperta e deve essere accompagnata dall’invito all’intervistato a scrivere il più possibile.
Infatti, più uno scrive, più significa che sente molto forte il problema che lo assilla.
Il testo della domanda n. 1 deve, sempre, essere il seguente:
“Qual è il più grande problema/ostacolo [la più grande sfida] che stai affrontando, attualmente,… (ad es., nell'organizzare il tuo viaggio in Africa)?”.
Se ti stai chiedendo il perché mi soffermo sui problemi delle persone e non chiedo loro, per esempio, che cosa desiderano, eccoti servita la mia risposta:
👉 tutti noi abbiamo bene in mente ciò che non vogliamo mentre quello che desideriamo, se ci fai caso, è sempre molto vago.
Le domande successive alla prima mi servono per segmentare il mio pubblico e quindi saranno, per la maggior parte, a risposta chiusa.
Infatti, cerco di capire se il mio target è composto più da uomini o più da donne, la fascia d’età che maggiormente sente il problema indicato nella prima domanda e tutto quello che mi può essere utile per creare un effetto specchio.
Le informazioni che raccoglierò mi serviranno per modulare le mie successive offerte e la mia comunicazione.
Il mio potenziale cliente dovrà esclamare quando incapperà in un mio contenuto:
“Wow! Questo è proprio quello che sto vivendo in questo momento. Sembra quasi che mi abbia letto nel pensiero. Fammi dare un’occhiata alla soluzione che mi propone”.
Nell’ultima parte del sondaggio chiedo sempre le informazioni di contatto: nome, cognome, email (obbligatori) e numero di telefono/Skype ID (Facoltativo).
Quest’ultimo elemento è molto importante in quanto chi lascia il numero di telefono o il suo Skype ID statisticamente mostra una propensione maggiore ad acquistare i prodotti o servizi che, successivamente, gli vengono proposti.
Per questo motivo lascio libero l’intervistato di darmi questo dato.
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Per oggi è tutto!
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Puntate precedenti:
✅ [BUSINESS DESIGN TIPS #1]
MAI INNAMORARSI DELLA PROPRIA IDEA
✅ [BUSINESS DESIGN TIPS #2]
COME SCEGLIERE IL GIUSTO BRAND NAME
✅ [BUSINESS DESIGN TIPS #3]
E' POSSIBILE TRASFORMARE LE PROPRIE PASSIONI IN UN BUSINESS?
✅ [BUSINESS DESIGN TIPS #4]
COME FARE UN'ANALISI DI MERCATO (PARTE 1)
✅ [BUSINESS DESIGN TIPS #5]
COME FARE UN'ANALISI DI MERCATO (PARTE 2)