Come scrivere un libro che entra nella classifica dei libri più venduti di Amazon prima della sua uscita

Sono Sandro Paté nella mia vita ho fatto mille lavori dal ragazzo delle pizze all'operaio molto poco specializzato, dall'autore tv al tester di videogiochi. Ho scritto, ma non sono sicuro di considerarmi oggi uno scrittore. Ci provo. Il mio secondo libro è uno dei più venduti secondo la classifica di Amazon. Non ho speso un euro per la sua promozione. É alla seconda ristampa. Ed esce domani.

In questo articolo vorrei condividere 5 consigli di marketing editoriale che non mi hanno insegnato in corsi universitari, non ho letto in un manuale e non mi sono stati confidati da un addetto ai lavori. Sono regole che mi sono dato io sulla base dell'esperienza mia e altrui.

1. "Il fallimento è una parte necessaria del processo".

La frase è di Toni Morrison. Lo scrittore che pubblica nell'anno 2018 in Italia deve saper misurare ciò che in passato non ha avuto successo con più attenzione rispetto a ciò che ha funzionato alla grande. Stiamo parlando di big data? Di questi tempi diciamo pure small data. Perché alla presentazione del mio libro non c'era nessuno? Perché non hanno nemmeno letto il mio manoscritto? Perché il mio libro non si trova nelle librerie che conosco? Quante copie sono andate in distribuzione? Quante ne sono tornate? Questo è il genere di domande che permette una efficace valutazione della strategia editoriale. Io me le sono poste. Eccome.

2. Lo scrittore che scrive un libro è già una storia. E non è detto che sia "un'altra" storia...

Ho scritto una biografia su quello che considero uno dei più grandi poeti italiani: Enzo Jannacci. Da quando ho iniziato, agli occhi delle persone intorno a me sono diventato "il tizio che colleziona vecchie canzoni milanesi". Gli amici mi prendono in giro: "Sandro e i suoi soliti vecchi". Ci sono baristi che ancora oggi mi presentano ai clienti come "il ragazzo che ha scritto di Jannacci" e nei casi più fortunati qualcuno mi chiama persino "biografo di Jannacci". Scelto un argomento, un campo di studio o una storia tu diventi sì uno scrittore, ma diventi anche una persona speciale. Chi si pone un obiettivo già diventa protagonista della propria storia. Questo racconto di difficoltà, di rincorse, di prove ed errori merita di essere raccontato. Quando propone un progetto a un editore o quando condivide la storia che ha in mente con qualcuno, lo scrittore ha sempre diritto a un posto di privilegio.

3. Il blocco dello scrittore non esiste e comunque non te lo puoi permettere.

Forse funziona verso l'esterno sostenere di essere bloccati. L'obiettivo di uno scrittore, tuttavia, è pubblicare e portare in giro la propria storia. Ho scritto per anni svegliandomi alle 6.30 prima di andare in ufficio. Se hai del tempo a disposizione, sei un privilegiato. Se ce l'hai e non riesci a scrivere, hai la straordinaria possibilità di approfondire i compiti e le mansioni di alcune figure professionali che ti saranno indispensabili al lancio del tuo nuovo libro: Digital Analyst, Social Media Manager, Digital PR, correttore di bozze. Non puoi permetterti tutte queste figure professionali? Una brutta notizia per te: dovrai imparare tutti questi mestieri da solo. Conviene levarsi dal blocco!

4. Macché al bando! Benvenute le ciance.

La vita di un libro comincia molto prima della sua pubblicazione. Prova a parlare del tuo libro, del perché lo stai scrivendo e del motivo per cui hai scelto proprio quella storia. Provaci con i lettori che secondo te potrebbero essere quelli giusti e anche a quelli sbagliati. Cerca di capire come potresti promuoverti in tutti i casi. Registrati le frasi che ricevi in questo confronto. Scrivi sul tuo taccuino (ce l'hai, vero?) le domande che ti fanno le persone che ascoltano la tua storia per la prima volta. La capiscono? La seguono?

5. Non ci sono segreti. Ehi, qui siamo tutti scrittori!

Facebook, Twitter, LinkedIn, Instagram. Condivido le mie scoperte, i passaggi scritti che mi piacciono di più, miei e di altri, chiedo consiglio. Le persone intorno a me sanno quando compro vecchi fotoromanzi, vinili, libri e cianfrusaglie. Io sharo. Fa niente se non fa scrittore maledetto. Scegli di condividere ciò che ti sembra utile alla scrittura del tuo libro. Con tutti i social network che ci sono hai solo l'imbarazzo delle scelta: un incipit intrigante che vorresti rubacchiare, una copertina efficace, una foto che ti ha ispirato, una persona che ti ha raccontato una strana storia. Chi ti ascolta ha tutte le carte in regola per diventare un tuo lettore.