Come trasformare il senso di colpa in forza propulsiva
Dato che ho un’esperienza tale da potermi definire un Master del senso di colpa, permettimi di svelarti semplice esercizio per trasformare il tuo senso di colpa in forza propulsiva (visto che è una cosa che prima o poi affrontiamo tutti).
Maledetto senso di colpa. Sì, parlo con te: tu che hai il coraggio di farti sentire solo per ricordarmi quel passato fatto di momenti felici sacrificati per via del lavoro (che nemmeno mi piaceva).
Tu, che sai mettere il dito nella piaga, quando mi fai l’elenco di tutte quelle volte che invece di agire per un qualcosa che sentivo mio davvero, mi sono fidato della mia basta autostima e così ho lasciato perdere.
Maledetto senso di colpa.
Come avrai capito, il senso di colpa non è decisamente qualcosa a cui sono affezionato!
Ma è comunque qualcosa con cui devo convivere, perché, come tutte le altre emozioni, è qualcosa di assolutamente umano.
Però con conviverci non vuol dire che bisogna starci male! Infatti, come tutte le altre emozioni, il senso di colpa può essere facilmente convertito in energia propulsiva.
(Sapevi che e-mozione vuol dire “mettere in moto”?)
Come?
Te lo rivelo nel mio nuovo Percorso: “Inazione? No Grazie!”, che puoi acquistare solo per oggi a €30000.
SCHERZO OVVIAMENTE!
Ci sono 3 semplici passaggi per trasformare il senso di colpa:
1- Impara a conoscerlo, e comprendine la Natura
Il senso di colpa può fare molto male se gli dai il potere di prendere possesso dei tuoi pensieri e rendere la tua mente simile a un frullatore.
Ma al tempo stesso può essere un ottimo alleato, se lo vedi per quello che è davvero: un segnale.
Il senso di colpa, infatti, altro non è che il segnale che stai sacrificando qualcosa di importante per Te. E ti tortura SOLO SE NON LO ASCOLTI.
La prossima volta che ti senti in colpa, perché magari non riesci ad agire verso i tuoi obiettivi, o perché una riunione di lavoro si è messa in mezzo e ti ha fatto tornare a casa molto più tardi del previsto, invece di immergerti in quel dolore, fermati e chiediti cos’è davvero importante per te, che quell'emozione ti sta comunicando.
Vedrai che se saprai ascoltarti (lo sai già fare, fidati), scoprirai che probabilmente la frenesia della vita di tutti i giorni ti ha fatto “perdere un po’ la memoria” di cosa realmente conta per te, e quel senso di colpa di sta solo dicendo “Hey! Guarda che ti stai lasciando dietro un pezzo di te!”
2- Impara ad apprezzarlo
Apprezzare il senso di colpa!!?!? Devi essere pazzo, starai pensando.
No: dico per davvero! Se hai compreso bene il punto 1, allora avrai anche capito dell’importanza di questa emozione che è come il salvavita: si attiva quando sei in pericolo. Solo che in questo caso non prenderesti la corrente, ma qualcosa di ben peggio: una Strada che non è la tua, e che non ti renderà mai davvero felice.
E c’è anche un bell’effetto collaterale: se apprezzi il senso di colpa per quello che è, automaticamente smette di torturarti e farti soffrire.
3- E ora azione!
Va bene soffrire meno e non lasciare il timone a un’emozione potenzialmente distruggente, ma così non basta.
Il prossimo passo è accogliere il suggerimento del tuo senso di colpa e imparare ad agire per rimettere al centro della tua vita le cose che per te contano davvero.
Qui si possono verificare 2 situazioni:
1- A causa delle tante cose che fai (o di un lavoro che ti lascia poca libertà) non riesci, appunto, a dare spazio a quelle cose o persone per Te davvero importanti.
In questo caso, la cosa più semplice sarebbe lasciarti qualcosa indietro: sono certo che non tutti gli impegni che hai preso erano davvero importanti e/o utili.
Ma so che se sei in quella situazione non è così facile. Allora ecco un’altra soluzione: smetti di ragionare in bianco e nero, e inizia a guardare alle vie di mezzo.
Se non riesci a essere presente alla partita di tuo figlio, puoi sempre portarlo fuori a pranzo e chiedergli di raccontarti tutto. Non è lo stesso, ma apprezzerà. E starai meglio anche tu.
2- Non riesci ad agire “solo” verso cose che ti stanno davvero a cuore, o che senti particolarmente tue.
Questo è più subdolo, ma il trucco per uscirne è lo stesso: non approcciare i tuoi obiettivi in bianco e nero! E inizia piccolo piccolo.
Se vuoi scrivere un libro, ma ogni volta che hai un’ora non riesci nemmeno a prendere la penna in mano, smetti di giudicarti e farti del male per nulla, e scegli di scrivere per 27 secondi. Ce la farai, no?
Questo trucco funziona perché se la tua mente vede un’ora come qualcosa di troppo grosso, se riduci di moltissimo il tempo la mente si placa. E vuoi scommettere cosa succede dopo che hai scritto per 27 secondi? NE VORRAI DI PIÙ!
Spero questi spunti ti siano utili per iniziare ad approcciare te stessa/o in modo più costruttivo e soprattutto a capire che il senso di colpa non dice nulla di te, ma è lì per Te.
Un abbraccio,
Eman
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