Comincia il Film! La parte operativa del coaching
Cosa significa realmente “fare coaching”?
Una volta definiti i ruoli e le persone da coinvolgere, il Film comincia fissando un calendario di incontri. Questi meeting possono avere un numero variabile (di norma da 4 a 6 incontri per ogni percorso di coaching) e hanno luogo a intervalli di 2 – 4 settimane, a seconda delle necessità e dei vincoli aziendali. Ma cosa succede durante questi incontri?
Se l’Obiettivo è la creazione di una Visione Strategica,
il mio compito è prima di tutto quello di far vedere il “solito mercato” e le sue evoluzioni con occhi diversi, dando significati diversi rispetto alle solite chiavi di lettura. Tengo sempre ben presente che le competenze tecniche sono e rimangono in carico al Board: io sono uno strumento di lettura.
Tramite una serie di domande e di riflessioni fatte con il Team Leader o con il Board, con un approccio molto interattivo, porto i partecipanti a creare nella loro mente l’immagine più chiara possibile della Visione che prenderà corpo ogni minuto di più, portando così la comunicazione da un livello astratto a un livello più pratico e specifico.
Il “processo creativo” di Visione si appoggia a schemi e rappresentazioni grafiche di modelli di ragionamento (come il Business Model Canvas), che assolvono allo scopo di rendere estremamente semplici le grandi complessità di una azienda.
La nostra mente, quando scopre dove indirizzare la sua attenzione e come sintetizzarla, diventa altamente performante oltre ogni aspettativa.
Questa metodologia molto potente e concreta, attraverso esempi e metafore, permette ai partecipanti al Board di mantenere una soglia di attenzione veramente alta per tutta la durata dell’incontro.
Ogni schema quindi, e ogni concetto è finalizzato a una conclusione pratica, definita attraverso i ruoli e le attività da portare a termine: le domande a cui rispondere sono “Chi fa cosa? Entro quando? Utilizzando quale metodo specifico?”
Attraverso questo metodo, è possibile raggiungere l’obiettivo principale delle sessioni di coaching: fare in modo che il Team Leader abbia acquisito nuove competenze, quindi una nuova percezione di sé stesso, con un miglior allineamento nei confronti dei colleghi di Board e collaboratori.
Questo permetterà al Team Leader di conoscere i punti di forza e sfruttarli, ma anche di anticipare le cadute di performance e, in questo modo, di poterle arginare. Non solo: conoscere al meglio i propri collaboratori significa anche capire il loro “non detto”, andare al di là dei pregiudizi, in modo da poterli aiutare in modo concreto nel proprio ruolo.
Il Team Leader quindi avrà tutti gli strumenti per creare le migliori strategie di attacco al mercato e contemporaneamente di saper riconoscere i meccanismi di relazione all’interno del team, potendo così sostenere la propria squadra e migliorare in modo consapevole le performance dei singoli per poterle migliorare in modo stabile e duraturo.