Comunicare attraverso la musica
Se penso a come occupo il mio tempo, una buona parte lo faccio consumando contenuti riguardanti la musica. Sulla base di una riflessione personale mi sono chiesto: ma la musica ha davvero bisogno di comunicazione, essendo già essa uno strumento comunicativo estremamente potente?
Possiamo rispondere a questa domanda analizzando tre case study.
Il primo case study che vado ad analizzare è quello di Sfera Ebbasta. Tramite i videoclip, le collaborazioni e i suoi profili social lui ha un branding forte e conosciuto nel mondo. Nel settore business e marketing Sfera ha aperto una catena di fast food Healthy con il calciatore Andrea Petagna chiamata Healthy Color e ha collaborato con brand quali KFC , adidas e MD SpA , soltanto per citarne alcuni. Spostando l’attenzione sul lato musicale e sul suo ultimo disco, “Famoso”, Sfera ha organizzato un tour sold-out nei palazzetti italiani e realizzato un docufilm per Prime Video & Amazon MGM Studios .
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2. Marracash: da king del rap a king del mercato senza marketing
Il secondo case study posto sotto analisi è quello di Marracash e il suo ultimo album “NOI, LORO, GLI ALTRI”. Infatti Marracash aveva annunciato questo album un giorno prima della sua uscita e ottenne un risultato incredibile. Senza dubbio è stata una scelta rischiosa, soprattutto per un disco così intenso ma che alla fine ha ripagato, portando Marracash ancora di più al grande pubblico. Analizzando questa situazione dal punto di vista del marketing, non è stata adottata una strategia di marketing classica. Questa mossa ha fatto si chè la comunicazione di un prodotto è esso stesso il prodotto, lasciando parlare la musica.
3. Noyz Narcos: tra cinema, rap e moda
Noyz Narcos, rapper romano e fondatore del brand streetwear “Propaganda” che per il suo ultimo album “VIRUS”, aveva realizzato un docufilm sulla sua carriera intitolato “Dope Boys Alphabet”. Da questo docufilm si può percepire la sua voglia di comunicare se stesso restando coerente nel tempo. A livello di marketing è un personaggio che funziona poiché è a metà tra underground e mainstream, anzi è giusto dire che lui è stato uno dei primi a rendere mainstream il rap underground.
Questi case study ci insegnano che, se si mette l’amore per l’arte e la musica al centro di tutto, il resto viene da sé, soprattutto il rispetto della gente e dei colleghi.
E secondo voi, al giorno d’oggi quanto costa la comunicazione di un prodotto musicale? Ce n'è ancora bisogno?