Conoscere per votare
Confesso che pur leggendo i giornali e seguendo i mezzi di comunicazione capisco molto poco della riforma costituzionale .
Soprattutto non capisco perché non si è cercato un consenso sui principi arrivando alla maggioranza richiesta per promulgare la legge, 2/3 dei votanti come prescrive l’Articolo 138:
Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione [cfr. art. 72 c.4].
Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare [cfr. art. 87 c.6] quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata [cfr. artt. 73 c.1, 87 c.5], se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.
Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.
Per capire qualcosa ho fatto una semplice comparazione dei due testi che metto a disposizione affinchè ognuno possa valutare se stiamo assistendo ad un confronto che determina una maggioranza elettorale o se siamo chiamati a decidere il futuro del nostro Paese.
Desidero condividere inoltre con voi il fatto che la nostra Costituzione ha subito nel corso degli anni diverse modifiche, 14 in 60 anni, come è possibile visionare da questa versione della Costituzione con note nel capitolo dedicato alle Leggi di Revisione Costituzionale.
Se preferite potete consultare direttamente il testo completo della Costituzione vigente e il testo di legge della Riforma costituzionale.