Consigli per il nuovo anno
Sono un riassunto di 25 anni di studio sui meccanismi psicologici che sono alla base dei comportamenti.
Tutti mi conoscono come informatico ma io sono di base un mentalista.
Scrivo in modo coinciso e diretto senza girare intorno ai problemi.
Ordine sulla scrivania al lavoro e in casa nei cassetti. Le persone esercitano meglio il controllo in ambienti ordinati. Sul computer lavoriamo meglio quando i files sono ordinati. Invece il disordine ci influenza negativamente.
Se fissiamo un programma dettagliato su quello che vogliamo saremo anche motivati nel realizzarlo. La progettazione può trasformare qualcosa che sembra impossibile in qualcosa di fattibile.
Alleniamo il nostro autocontrollo, cominciando da impegni poco gravosi. Iniziamo mettendo in ordine le cartelle del computer e dopo passiamo ai compiti faticosi (sgomberiamo un garage pieno di mobili).
Gli obiettivi devono essere graduali evitando di puntare subito grandi risultati. Come in un percorso stradale si suddivide in varie tappe intermedie.
Se registriamo i nostri progressi rinforziamo la volontà e autocontrollo. Quando misuriamo abbiamo una percezione dei risultati che non dipende solo dalla nostra memoria.
La motivazione potrebbe esaurirsi se impiegata troppo a lungo e occorre del tempo per recuperare le energie. Le pause sono indispensabili nei lavori mentali come negli esercizi sportivi.
Tutti i lavori mentali e non solo fisici provocano un calo di glucosio nel sangue con una perdita di concentrazione che bisogna reintegrare con gli zuccheri.
Se avete deciso di smettere di fumare, non è il momento migliore per pensare alla linea o come dimagrire. La Forza di volontà è una risorsa limitata che deve essere usata in una sola direzione.
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Quando fissate un obiettivo bisogna promettersi una ricompensa. Si tratta di stabilire un giusto equilibrio tra doveri e gratificazioni. Se associamo agli impegni qualcosa di piacevole (come finale) saremo invogliati a rispettarli.
Se dedichiamo un tempo orario per fare un lavoro, escludiamo di farne un altro. La nostra attenzione non è focalizzata se facciamo troppe cose insieme. Concentrarsi 90 minuti a un solo lavoro senza distrazioni.
Se eseguiamo di continuo un lavoro diventa come una routine. Solo in questo modo diventa un comportamento automatico e che non richiede pressioni emotive per attivarsi.
Tutto quello che succederà di negativo dovete considerarlo inevitabile. Qualcosa di positivo lo troveremo sempre (volendo) anche dopo un risultato negativo.
Scrivete un elenco di obiettivi che siano davvero fattibili e che non siano in conflitto tra di loro. Fatelo quello che avete deciso senza ripensamenti.
Sappiate che un lavoro o un compito non realizzato tornerà sempre in mente. Questo ricordo compromette anche il lavoro successivo.
Comunicare i nostri progetti con altre persone ci può vincolare a mantenerli. Loro ci ricorderanno quello che abbiamo promesso.
Sforzarsi di non pensare ai problemi ha un risultato contrario. Non possiamo controllare i nostri pensieri, ma solo le nostre azioni. Facciamo azioni diverse per avere pensieri diversi.
Quando si rinuncia qualcosa dopo si finisce sempre per cedere. Le cose piacevoli si rimandano in un secondo momento anziché negarsele.
Se abbiamo sbagliato o fallito in passato è sempre possibile riuscire nel futuro. Tutti gli errori commessi dovrebbero servire a migliorarsi.