Contenziosi in Italia: caleranno? E cosa succederà al nostro settore?
Durante 30 anni di attività, ho visto diverse aree nella mia professione calare o, al contrario, prendere sempre più spazio.
Il futuro del contenzioso: possibile calo?
In questo momento, la mia riflessione riguarda il contenzioso: credo che il 2016 (e probabilmente anche il 2017) sarà ancora un anno molto attivo in questo senso e ci imporrà di essere velocissimi nei casi in cui avvenga l'eventuale "corsa" fra banche a chi arriva prima ad aggredire l'immobile da pignorare. Noi dovremo senz'altro continuare a trascrivere i pignoramenti entro il giorno successivo dall'invio da parte dell'avvocato, presentandoci all'Agenzia del Territorio prima di un altro eventuale creditore.
Prevedo, però, che dal 2018 in poi le richieste di contenzioso vadano via via calando: i vecchi mutui rilasciati al 110%, a chiunque e senza garanzie, in questi ultimi anni sono già andati male e le richieste di pignoramento sono quelle che stiamo elaborando ora.
Fallimenti in diminuzione rispetto agli anni precedenti
Oggi, per ottenere un finanziamento dalle Banche, esistono moltissimi filtri in più e un soggetto a rischio non ha accesso al mutuo, che viene invece rilasciato solo a soggetti con buone garanzie. Per questo motivo, penso che sia più difficile che ci siano contenziosi negli anni a venire, a meno di eventualità davvero impreviste (fallimenti inaspettati ecc.), ma sarà senz'altro più complesso rispetto agli anni precedenti: già nel 2015 c'è stato un importante calo dei fallimenti e, come evidenziato da Cerved, le chiusure sono state ai minimi dal 2010, con un calo dei fallimenti del 5,6% rispetto al 2014
Quindi, potrebbe calare anche il nostro lavoro in questo ambito.
Cosa vuol dire? Che non dobbiamo fermarci al monoprodotto. Le società che sono rimaste legate a un unico tipo di servizio (es. visure ipotecarie), sono morte. Cala il legale? Ci sarà sicuramente qualche altro settore da aggredire, per questo è importante stare con gli occhi aperti e cogliere subito le opportunità che si possono creare.
Personalmente, mi è già successo in passato: due anni fa ho sperimentato un calo di lavoro nell'ambito delle visure. Il nostro studio non si occupava ancora di contenzioso, o meglio, avevamo solo una piccola nicchia di avvocati del varesotto, ma non c'era ancora la collaborazione con Cerved. Mi sono sentito molto in difficoltà, ma non ho mollato il colpo e mi sono dato da fare: mi sono fatto conoscere con attività di comunicazione e ho proposto all'amministratore di Cerved di integrare i loro nuovi servizi nel contenzioso (che erano una novità anche per loro) con le mie competenze, acquisite proprio grazie alla piccola nicchia di avvocati che seguivo.
Cerved si stava espandendo proprio nel momento in cui stavo cercando nuove opportunità per sostituire le visure calate. L'intraprendenza è di certo ciò che mi ha "salvato" e che continuerà ad essere una caratteristica dello studio e di tutte le strutture che hanno voglia di crescere.
Altre opportunità all'orizzonte
In questo momento, in cui sto appunto riflettendo su un possibile calo del contenzioso, quali altri possibilità possono aprirsi? Per esempio, il recupero crediti. I pagamenti ai fornitori sono ancora in fortissimo ritardo, specialmente per le microimprese, nonostante le percentuali siano positive rispetto agli anni precedenti (come sottolineato da Cerved).
Per questo motivo, credo che questa potrebbe diventare una nuova nicchia interessante, da sviluppare e tenere in considerazione nell'offerta futura.
Sei d'accordo con me sull'importanza dell'intraprendenza? Condividi l'articolo!
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