Continuiamo a riflettere sugli infortuni in fabbrica.
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segue da ieri...



Cosa troviamo nelle fabbriche?


Nella mia esperienza, prima come direttore di stabilimento e poi come consulente, ho trovato situazioni e comportamenti differenti -come ovvio- che si possono riassumere in tre “categorie” principali.

1-   Attenzione e molta cura verso questo problema, con l’utilizzazione degli strumenti gestionali che, nel tempo, sono stati creati: in particolare la certificazione ISO 45001. Basterà? Non sempre e vedremo perché.

2-   Atteggiamento vagamente disinvolto, per cui si rispettano quasi tutte le norme ma con una certa superficialità, pensando che in partica non è mai successo niente. Soprattutto si cura la produzione di “carta”, al minimo indispensabile. Ovvio che non basterà ad evitare eventi gravi.

3-   Nessuna vera attenzione al problema: se capita qualcosa si procede subito immediatamente a spendere quello che serve. Si ritiene che così in definitiva si può lavorare senza crearsi ansie inutili e poi si spende meno, molto meno.


Viene quindi da pensare che chi si trova nella “categoria 1” sia al sicuro. Quella fabbrica non avrà infortuni: è certificata!!

Invece no. Gli Auditor non possono valutare la validità della Valutazione dei rischi, la sua completezza. E nemmeno se le procedure coprono tutte le situazioni. Non possono sapere se il tutto è adeguato durante una giornata di Audit: esaminano alcuni aspetti a campione e danno utili suggerimenti sulla base della loro esperienza. Non si possono fermare a osservare come gli operatori si comportano, soprattutto non vedono le operazioni particolari, quelle davvero pericolose. 


E quindi: che fare? 

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