Coordinamento della sicurezza per risanamento serbatoi in cantieri di riqualificazione di spazi industriali – Studio ing. Fulvio Giani.
Nella attività di coordinamento della sicurezza all’interno di poli industriali, in cui è in atto una politica di riqualificazione ed adeguamento alle attuali esigenze dell’impiantistica, ci si trova anche a seguire lavorazioni in ambienti confinati all’interno di serbatoi interrati. Nello specifico si esamina il caso del risanamento di un serbatoio di stoccaggio carburanti, con la creazione di una doppia parete interna di rivestimento e l’installazione di una tecnologia per il monitoraggio continuo, con depressione statica, dell’intercapedine. Operando in uno spazio confinato si verifica che il personale addetto ai lavori sia stato qualificato, informato e formato sui rischi connessi all’accesso a spazi confinati ed autorizzato con “Permesso di Lavoro” scritto e che le valvole e i dispositivi dei condotti in comunicazione, con il recipiente, siano chiusi e bloccati. Si verifica inoltre sia disposta una adeguata e sufficiente ventilazione forzata e che sia stata predisposta la sorveglianza e l’assistenza dall’esterno. Essendo uno spazio confinato, che ha contenuto o contiene residui di prodotti infiammabili e/o combustibili, si verifica che le attrezzature e l’abbigliamento siano atti ad evitare scintille di origine meccanica o elettrica. Particolare attenzione deve essere posta sul sistema di illuminazione portatile e fisso. In fase di esecuzione si verificano che vengano poste in atto le attività di pulizia del pozzetto di accesso e che, successivamente, si provveda allo smontaggio del coperchio passo d’uomo. Si verifica che vengano effettuate le misurazioni con esplosimetro e con rilevatori elettronici per gas infiammabili e/o tossici e che vengano effettuate le valutazioni conseguenti. Si verifica l’installazione del treppiede con carrucola e il collegamento dei necessari ventilatori industriali. Poste in atto le condizioni di sicurezza si effettuerà quindi una aspirazione di eventuali morchie o sedimenti, che dovranno essere smaltite nel rispetto della Normativa e si provvederà al lavaggio dell’interno del serbatoio, con successiva aspirazione dell’acqua utilizzata e suo smaltimento. Si verificherà che, dopo tali operazioni, vengano effettuate ulteriori misurazioni con esplosimetro e con rilevatori elettronici per gas infiammabili e/o tossici e che venga inserita, attraverso il passo d’uomo, una scala a pioli per l’ingresso nella cisterna. Si verifica che l’operatore, imbracato, assicurato alla fune di recupero e dotato di tuta di protezione, sia equipaggiato con un respiratore, alimentato da una linea di aria compressa, del tipo a cappuccio per sabbiatura e con caschetto antiurto. Si verifica che conformemente alla Norma avvenga l’ingresso nel serbatoio e che si proceda alla sabbiatura a lucido delle pareti interne, togliendo alla fine ogni residuo della sabbiatura. Si verificherà il rispetto della scheda di sicurezza per l’applicazione del primo strato di resina epossidica, per l’applicazione dello strato di alluminio a profilo nodoso per la creazione dell’intercapedine e per la successiva applicazione del secondo strato di resina epossidica, che rimarrà poi a contato con il combustibile che successivamente sarà stoccato. Si verificheranno infine le modalità di applicazione del rinforzo sul fondo e l’applicazione di uno strato di resine conduttive, per disperdere eventuali cariche elettrostatiche. In ultimo verrà effettuato il collegamento al dispositivo per il monitoraggio in continuo dell’intercapedine. I ripristini del coperchio del passo d’uomo, del pozzetto e i vari collegamenti necessari, porteranno a compimento l’opera. Lo Studio ing. Fulvio Giani annovera ormai numerose esperienze di questa attività.