Coronavirus - Responsabilità
Responsabilità, Responsabilità ……….Responsabilità, comportamenti responsabili per vincere l’epidemia di coronavirus. Retorica? No, è una giusta esortazione! La responsabilità è cambiamento come sosteneva Musil ”L’uomo responsabile può sempre agire anche diversamente (ma l’irresponsabile, mai)”. Il contagio sollecita a dover evitare “conseguenze” su altre persone, è una sua specificità, altrimenti dilagherà. Allora, attenersi alle regole nuove è una azione responsabile (lavarsi le mani, stare in casa, evitare gli affollamenti, etc.). Stiamo sviluppando la consapevolezza che il nostro comportamento, la nostra condotta, il nostro stile di vita, devono cambiare. Si può.
Cerchiamo di non mettere in soffitta la responsabilità (come spesso accade)perché vi sono altrettante situazioni gravi che minacciano la comunità umana (il riscaldamento globale, le crisi economiche incontrollabili, le disuguaglianze, le migrazioni, etc.)e che sollecitano anch'esse agire diversamente.
Forse occorrerà “ripensare la responsabilità” affinchè non sia più soprattutto una esortazione dal sapore retorico, una esortazione poco attrattiva e poco emotivizzante che sollecita il buon senso solo in situazioni di massima gravità, una esortazione per normalizzare la situazione grave contingente, per poi continuare come prima, come se nulla fosse. La responsabilità futura dovrà essere ripensata: Responsabilità illimitata, Total Responsibility (lavoro)?
Una “nuova era di responsabilità” si rende indispensabile per tentare di invertire il declino di umanità che segna questo nostro periodo storico, il coronavirus ce lo insegna, le altre minacce alimentate da noi umani anche.