[COSA CI INSEGNA IL CASO "CORONAVIRUS"?]
In questi giorni impazza il caso del Covid-19, volgarmente definito coronavirus, in quanto è il nome della tipologia di virus, ce ne sono molti altri di coronavirus.
Come mai si è scatenato tutto questo panico?
Sicuramente i media hanno fatto una buona parte del lavoro, cavalcando l'onda del "caso del secolo", riportando numeri ogni volta imprecisi come previsioni piuttosto strambe e poco realistiche.
Il risultato è misto tra isteria di massa e speculazione:
da una parte la "brava gente" ha preso d'assalto supermercati e punti di ristoro, con la fobia della messa in quarantena a caso e poco organizzata.
Dall'altra, "professionisti" della vendita hanno ben pensato di sfruttare la paura delle persone per vendere prodotti di uso comune come amuchina, igienizzanti per la casa, guanti e mascherine (che devono indossare solo le persone affette dal virus, in quanto NON E' UN DETERRENTE per chi è sano) a prezzi folli sulle principali piattaforme di vendita online.
La leva principale è la paura, il sentimento più nomale ci fa compiere azioni anormali.
Se stimolate, rasentano l'assurdo.
Le conseguenze sono catastrofiche, vediamole insieme:
📍 Borse di tutto il mondo in forte perdita
📍 Nessuna coesione tra paesi, ognuno adotta leggi "marziali" o emette decreti che rasentano l'omofobia, ed in quasto momento a farne le spese maggiori sono la Cina e l'Italia
📍 Le parole ospitalità, accoglienza e rispetto dell'uomo PER l'uomo sta assumendo forme agghiaccianti, vedi la Grecia che spara sui gommoni dei rifugiati per paura di eventuali contagi
📍 L'isteria di massa ed il panico non sono gestibili e NESSUNO è preparato per una eventuale insurrezione di massa (la quarantena prolungata è una forma di controllo forzato che non può durare nel tempo)
📍 In nome del libero arbitrio, vige l'incoscienza, le chiacchiere da bar: ognuno si sente libero di esprimere la propria opinione sul prossimo (che non conosce) e questo genera altro odio, instabilità e violenza.
Cosa fare?
Ci vuole CONTROLLO.
Siamo tutte persone adulte e responsabili, ma la nostra vera natura si manifesta in queste situazioni, dove per forza di cose si gettano maschere e personalità costruite a tavolino, dando libero sfogo alle azioni verbali, scritte e pratiche più irrazionali.
Come si ottiene il giusto controllo?
CON LE GIUSTE INFORMAZIONI. COME NEL MARKETING E NEL BUSINESS.
Si arriva ad un certo punto, nella mente di ognuno di noi, ove l'overload di informazioni o genera il panico nelle persone più deboli, oppure, per persone abituate a ragionare in modo costruttivo, specie nelle situazioni di difficoltà e disagio come questa, si fermano facendo ognuno un proprio esame di coscienza.
Suggerisco alcuni punti che aiuteranno a maturare decisioni meno irrazionali e più sicure per voi ed i vostri cari:
📍 Evitare lo "stress da smartphone" e disattivare le notifiche delle pagine dei quotidiani sui social, TG e rassegne stampa
📍 Spegnere la tv oppure concentrarsi su altro tema che non sia il coronavirus
📍 Accertarsi della fonte delle notizie prima di pubblicare/dire/scrivere qualsiasi cosa, non siamo tutti giornalisti (e non vedo nemmeno dagli stessi un ottimo lavoro, vista la fuga di notizie e le continue smentite, che aggiungono stress e paura)
📍 Evitare di parlare del coronavirus come fosse l'ultima chiacchiera sul vicino di casa o la persona che ci sta antipatica, non sparlate e conservate il fiato per pensieri più alti.
📍 L'assalto ai supermercati non serve a niente, visto che le scorte di viveri ci sono, i ponti ci sono, non siamo in guerra ed il trasporto su gomma NON PUO' ESSERE FERMATO.
📍 L'Italia, come ogni altro paese, non può sostenere o vivere una quarantena di massa, quindi prendetela con uno spirito diverso, e momentaneo
Ognuno è responsabile del proprio AUTOCONTROLLO.
Ognuno è responsabile delle informazioni che assimila, e divulga.
La qualità dlla tua vita, dipende UNICAMENTE dalle tue scelte, che non devono essere influenzate da nessuno.
Trova il lato migliore in tutte le cose.
Se la quarantena arriverà nella mia zona di residenza, la dedicherò alla formazione.
A presto, senza panico.
Marco