Cosa resterà dell'avvocato tradizionale nel futuro?

Cosa resterà dell'avvocato tradizionale nel futuro?

In occasione di una intervista con Italia Oggi, di cui è stato pubblicato un frammento riportato nel trafiletto pubblicato da FGA e prendendo spunto dalle più recenti indagini sul grado di conversione al digitale degli avvocati, avevamo cercato di capire quali sono le sfide tecnologiche dell'avvocatura del terzo millennio. Riporto il testo integrale dell’intervista.


Se guardiamo ai dati pubblicati anche quest’anno dall’Osservatorio Professionisti e Innovazione digitale del Politecnico di Milano, abbiamo conferma di come la maggior parte dell’Avvocatura abbia sinora subito l’informatizzazione, non riuscendo ancora a valorizzarla come una vera e propria opportunità. Ma per gli Studi Legali di medie e di grandi dimensioni che hanno appositamente dedicato uffici e risorse a questo settore, le cose stanno in modo diverso.

                         

Nella nostra esperienza la tecnologia svolge un ruolo centrale, perché il nostro sistema di gestione, i flussi di lavoro e tutti gli archivi sono completamente digitalizzati da molto tempo. Quando si parla di tecnologia nel settore legale, infatti, non bisogna dimenticare che l’informatica da sola non basta per creare un efficace sistema di gestione. Accade invece ancora troppo spesso, che in alcune realtà si esternalizzino all’IT decisioni strategiche e gestionali che dovrebbero essere assolutamente adottate all’interno dello Studio, da persone che conoscono bene il nostro lavoro. E’ proprio per questo che alcuni studi, come il nostro, si sono dotati da tempo di avvocati che hanno competenze, oltre che nelle aree di business, anche in campo gestionale e tecnologico.


D’altra parte avere un modello di lavoro conforme a standard internazionali è diventato ormai un elemento cruciale di ogni organizzazione, perché i nostri clienti corporate lo considerano importante. La maggior parte delle multinazionali che hanno una rilevante spesa per servizi legali, infatti, stanno affidando ormai da tempo al Procurement (la funzione aziendale che è responsabile di acquistare beni e servizi) il compito di selezionare gli studi legali da inserire nei loro panel e questo non solo per controllare i costi, ma anche per determinare quali siano i fornitori più affidabili, che possano adeguarsi alle loro policy interne, rispettando procedure e normative di settore e se non si è organizzati per processi solitamente non si riesce a comprendere quelli altrui.


Ovviamente la gestione e l’organizzazione implicano nella maggior parte dei casi soluzioni tecnologiche, che però devono essere progettate da specialisti, come è ben chiaro a chi ha realizzato sistemi gestionali conformi al “nuovo” Regolamento Europeo (GDPR UE 2016/679), in vista della imminente scadenza della fine di maggio 2018. I problemi operativi, si sa, possono talvolta evolversi da criticità in opportunità. Ne sono un esempio le recenti preoccupazioni su come l’intelligenza artificiale sostituirà alcuni compiti svolti dagli esseri umani, con evidenti ricadute in termini di perdite occupazionali. Qualcuno scherzando bonariamente ha gioito (la BBC) perché il problema non riguarderà solo operai, autisti e commesse, ma anche gli avvocati. E’ il caso di CaseCruncher Alpha, un software che sembra sia in grado di sostituire (nei sistemi di common law) alcuni compiti degli Avvocati, a giudicare dai risultati di un sfida che si è tenuta a Londra alla fine di ottobre 2017: 100 avvocati della City hanno sfidato il computer ed ottenuto un punteggio di accuratezza nei loro pareri pari solo al 62,3%, contro l’86,6% della macchina.


Questi risultati sono sicuramente stupefacenti, ma la tecnologia di base di questo sistema è la stessa che ci ha consentito di realizzare i sistemi di knowledge management che noi utilizziamo per condividere il lavoro e le conoscenze che sviluppiamo quotidianamente, così come hanno fatto altri studi che operano nel settore corporate.

Abbiamo infine ormai messo a regime sistemi di condivisione on cloud e la virtualizzazione di tante postazioni utente (client), che ci consentono di accorciare le distanze nel lavoro e di non doverci continuamente spostare, pur disponendo di un altissimo livello di sicurezza.


Il futuro è in continua evoluzione ed il processo telematico è stata l’occasione per dare un forte impulso a tanti avvocati che lavorano da soli ad iniziare un lungo percorso di innovazione, che purtroppo attualmente è in molti casi ancora ad uno stato embrionale. I giovani dovrebbero investire ed aggregarsi, puntando su organizzazione e tecnologia ed affidandosi a mani esperte per affrontare le nuove sfide del futuro. 

GIANLUCA GERMANI

Avvocato del Foro di Roma | Patrocinante in Cassazione | Business and Company Law | Criminal Law | Tel. 0623269253 | germani.gianluca@libero.it

6 anni

... io avrei concluso il periodo dopo avvocato. Con un bel punto..... Semplice; icastico, chiaro.

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