Crisi delle Big Tech: anche Google si vede costretta a licenziare migliaia di dipendenti.
La crisi delle Big Tech colpisce ancora! Dopo Microsoft, Meta e Amazon anche Alphabet (casa madre di Google) si vede costretta ad annunciare il licenziamento di 12mila lavoratori.
Tagli che seguono la scia della rivale Microsoft, che si aggiungono così ai numerosi piani di esubero che si rincorrono dalla scorsa estate nel settore.
Le principali aziende tecnologiche stanno affrontando sfide importanti, tra cui l’aumento dei tassi di interesse e dell’inflazione nell’ultimo anno, che hanno messo a dura prova la stabilità delle azioni costringendo, di fatto, gli azionisti a ridurre notevolmente gli investimenti in pubblicità online.
La situazione non è delle migliori anche nella sede centrale di Amazon, dove da diverse settimane sono partite le prime 18mila email di licenziamento, dando vita alla più drastica riduzione del personale nella storia dell’azienda.
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Tempi duri anche per i dipendenti dei social network. Meta ha recentemente detto addio al 13% della sua forza lavoro. Ancora peggio Snapchat che registra un taglio del 20% del personale, ovvero più di 1.200 dipendenti.
Anche Twitter dopo l’insediamento del nuovo proprietario Elon Musk ha lasciato a casa circa la metà dei 7.500 dipendenti. Le partenze hanno incluso ingegneri di lunga esperienza, nonché un elenco crescente di leader aziendali.
Diverse appaiono le cause all’origine della fine dell’inarrestabile crescita del settore. Nel 2020 le principali aziende dislocate nella Silicon Valley crescevano costantemente con l’aumentare del flusso web causato dalle prolungate restrizioni dovute alla pandemia e, di conseguenza, anche il loro numero di dipendenti che, con il successivo crollo dei profitti, si sono trasformati presto in esuberi.
A tutto questo si aggiunge il drastico calo della raccolta pubblicitaria registrato lo scorso anno. Infine un’altra dura sfida per le big tech è data dalla stessa concorrenza. Ne è un valido esempio il successo di Tik Tok, che ha portato a sé parte degli utenti di Meta.