Curiosità flash ed highlights in tema GDPR/Privacy, a seguito dell'approvazione del recente "Decreto di adeguamento"​
#Privacy #GDPR #compliance #labour

Curiosità flash ed highlights in tema GDPR/Privacy, a seguito dell'approvazione del recente "Decreto di adeguamento"

  1. All'art. 2-undecies del Codice Privacy del 2003 - come modificato dal recente Decreto di adeguamento in vigore dal prossimo 19 settembre - vediamo come sia espressamente richiamata la "disciplina #whistleblowing", e dunque coordinata rispetto al tema privacy; di fatto, qualsiasi individuo può essere legittimamente limitato nell'esercizio dei propri “diritti privacy”, in presenza di una fattispecie ritenuta meritevole di maggiore tutela, e cioè qualora un dipendente segnali un illecito di cui sia venuto a conoscenza in ragione del proprio ufficio (ai sensi della legge 30 novembre 2017, n. 179);
  2. L’art. 17 del Decreto di adeguamento, modificando l’art. 10 del D. Lgs. 150/2011, ha previsto la generale applicazione del “rito del lavoro” ad ogni controversia riguardante la protezione dei dati personali, salvo alcune eccezioni, peraltro richieste dal GDPR, come ad esempio la possibilità/diritto di ricorrere giurisdizionalmente all’autorità giudiziaria ordinaria, tanto nei confronti delle decisioni del Garante quanto confronti di titolari e responsabili del trattamento;
  3. E' stata modificata la parte II, titolo VIII del Codice Privacy, inserendo la rubrica “Trattamenti nell’ambito del rapporto di lavoro” e prevedendo che il Garante è tenuto a promuovere l'adozione di regole deontologiche per quanto concerne il trattamento dei dati personali effettuato nell'ambito del rapporto di lavoro, nonché a prevedere specifiche modalità per le informazioni da rendere all'interessato, in tale ambito.

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