Cyber Security: nel “cassetto” un altro pezzo della nostra storia che le generazioni future leggeranno solo sui libri!

A partire dal 1° luglio 2023, per esigenze tecniche connesse all’evoluzione delle piattaforme di rete, il Servizio Dial-Up per la connessione ad Internet in banda stretta con modem analogico non potrà più essere fornito e, pertanto, verrà automaticamente cessato. Gli eventuali corrispettivi del Servizio DIAL-UP, per canoni mensili o minuti navigati, non saranno più addebitati sulla fattura di linea fissa TIM del cliente. 

La dismissione della piattaforma tecnologica del Servizio DIAL-UP, si colloca nell’ambito più generale del piano di innovazione tecnologica della rete fissa TIM , che è finalizzato a consentire la progressiva sostituzione delle piattaforme tradizionali, ormai obsolete e sempre più difficili da manutenere, con quelle di nuova generazione.

La connettività Dial-Up è quella che sfruttava il servizio analogico di telefonia fissa (POTS, Plain old telephone service) per l’accesso alla rete telefonica generale, e nello specifico per collegarsi a Internet attraverso la banda fonica analogica, cioè quella utilizzata per la voce.

Le connessioni Dial-Up si basavano sulla comunicazione audio, con il modem che riceveva i dati digitali da un computer e li modulava in un segnale audio analogico per inviarli a un modem ricevente. Quest’ultimo compiva il processo inverso, demodulava il segnale da rumore analogico a dati digitali per permettere la loro elaborazione da parte del computer.

 Le velocità di connessione della tecnologia erano determinate dai protocolli ITU-T V per le comunicazioni di dati su una rete telefonica. I più noti, specie nell’ultimo periodo della tecnologia, erano il V.90 con 56 kbit/s in download e 33,6 kbit/s in upload (naturalmente teorici), e il V.92 con 56 kbit/s in download e ben 48 kbit/s in upload.