Da generazione perduta a generazione guida
30-40enni: smettiamo di lamentarci ed offriamo una mano ai ventenni.
IL LAVORO COME RISORSA NON RINNOVABILE
Il mondo sembra essere preda di un'isteria da selezione naturale alla Darwin: per ottenere giraffe dal collo lungo basta avere un miliardo di giraffe da selezionare.
Ma l'uomo non è una giraffa ed anche un solo vuoto nella staffetta generazionale può riportarci indietro di cento anni.
E' quello che sta succedendo in Italia, dove crisi economica e consumismo delle risorse umane hanno portato la disoccupazione giovanile al 44%: il lavoro rischia di diventare una risorsa non rinnovabile.
LA VERA GENERAZIONE PERDUTA
Ritengo che la vera generazione perduta non sia la mia (più o meno dal 70 all'80) bensì quella successiva. La vita lavorativa dei 30-40enni sarà anche inefficiente e deludente (generazione "sprecata"), ma c'è. Per molti nati dopo l'80 invece la vera vita lavorativa semplicemente non è mai iniziata. Capisco la rabbia dei miei coetanei perchè ricordo l'entusiasmo con cui avevamo iniziato, nel 2000 o giù di lì. Nei ventenni vedo invece una rassegnazione, uno smarrimento diffusi.
Come si fa ad "azzerrare" le aspettative e le competenze di un generazione di lavoratori? Con questi passi:
- distruzione del valore del lavoro: prima il "posto", poi tutto il resto (compreso chi non ce l'ha)
- distruzione delle competenze: "fai solo quello che ti dico" (e ringrazia che ti pago)
- distruzione della carriera: ritorna al "VIA" e salta un turno
- distruzione del mercato del lavoro: avanti il prossimo ... quanti ce ne sono ancora lì fuori?
- distruzione del futuro: se fallisco io, tutto deve finire con me
Attraverso questa generazione perduta la staffetta del made in Italy si ferma. Non sappiamo ancora per quanto.
IL COMPITO DEI 30-40ENNI
Noi 30-40enni siamo gli ultimi che hanno visto il lavoro vero. Dopo di noi, nessun altro testimone diretto. Se non parliamo, se non insegnamo saremo complici di questa perdita. E' nostro compito tramandare ai ventenni:
- il valore del lavoro: sono le risorse umane che generano il reddito
- le competenze: studiare, appplicare, studiare ancora
- la carriera: la meritocrazia è un valore
- il mercato del lavoro: la reputazione è un bene preziozo e redditizio
- il futuro: dove finisco io vai avanti tu
I nuovi leader?
Non penso che la solidarietà con la generazione successiva ci farà dirigenti: ci sono ancora i cinquantenni, i sessantenni, gli xxx-enni...
Ma la leadership non è nei contratti nazionali e nasce sicuramente dalla capacità di comunicare e collaborare: offire una mano a chi ci segue è sicuramente un buon inizio. E chi meglio può capire i ventenni se non noi?