Data center scelte progettuali

Data center scelte progettuali

La progettazione di un data center è un’attività sicuramente  complessa e costosa, e gli ingegneri progettisti hanno la responsabilità di comprendere a fondo sia gli standard che definiscono le caratteristiche di un data center sia i rischi cui tale struttura può essere soggetta. L’obiettivo tecnico è realizzare infrastrutture che operino in continuità operativa, cioè capaci di  erogare i loro servizi sempre e comunque, anche in presenza di “incidenti distruttivi”.

A tale scopo l’analisi ed il trattamento dei rischi diventano la base delle scelte progettuali, ed insieme agli standard internazionali come l’ANSI/TIA-942-A sulla progettazione di un DC, l’ISO 22301 sulla continuità operativa, l’ISO 31000 sulla gestione dei rischi e l’ISO 27001 sulla sicurezza e privacy dei dati,  permettono di progettare strutture DC della massima efficacia.

Lo standard TIA-942-A prevede una classificazione dei data center secondo quattro livelli crescenti, detti TIER, in base ai periodi temporali di interruzione operativa tollerati dalla struttura ed a sistemi di connettività più o meno stabili e ridondanti. Si va dal livello minimo di continuità operativa del 99.671%, che prevede la mancanza di ridondanze ed un singolo sistema di alimentazione e di raffreddamento del TIER I, alla massima continuità operativa del 99,995%, dove sono previsti componenti ridondati e collegamenti multipli contemporaneamente attivi per l’alimentazione ed il raffreddamento del TIER IV, che garantisce la fault tolerance. In breve ciò significa passare da un massimo di 28.8 ore di interruzione/anno del TIER I ad un massimo di soli 26.3 minuti di interruzione/anno per il TIER IV. Naturalmente la complessità ed i costi della struttura crescono in modo vertiginoso passando dal TIER I al TIER IV.

Un moderno data center non può fare a meno di sistemi di supporto essenziali per la stessa sopravvivenza del DC, come i collegamenti in fibra ottica, gli impianti di climatizzazione e raffreddamento studiati appositamente per sottrarre l’aria calda prodotta dalle macchine in funzione 24 ore su 24, sostituendola con aria fredda emessa da bocchette sul pavimento o i gruppi di continuità, che mantengono costantemente alimentati elettricamente in corrente alternata le apparecchiature. Anche le procedure di Disaster Recovery devono essere puntualmente progettate ed applicate. Infine, una grande attenzione va posta nella definizione di tutti quegli accorgimenti progettuali atti a garantire la protezione dei sistemi dai malfunzionamenti dovuti a sovracorrenti, fulmini, incendi o allagamenti, la protezione delle informazioni contro gli attacchi informatici ma anche la protezione dai possibili errori umani. Trovano grande rilievo anche il servizio di sorveglianza e vigilanza, il controllo degli accessi, nonché la sala di controllo con i tecnici di presidio. Tutte queste caratteristiche sono ben descritte nello standard TIA-942-A.

La virtualizzazione dei sistemi hardware ed il cloud computing sono un’importante evoluzione del data center classico e stanno introducendo grande fermento nel mondo IT, poiché permettono di ottenere grandi risultati a costi sempre più bassi. La virtualizzazione, in particolare, si sta spingendo verso la completa digitalizzazione di ogni elemento dell’infrastruttura IT, siano essi le risorse di rete, gli storage o la stessa sicurezza, per creare data center completamente virtuali. Società come VMware ed Amazon stanno portando questi concetti a livelli estremi. Amazon, in particolare, con i suoi servizi Amazon Web Service offre una piattaforma ben collaudata e di facile utilizzo che permette a qualsiasi Aziende di creare la propria infrastruttura di server e storage on-demand in cloud, con semplicità e ad alta scalabilità.

Tutto questo è possibile grazie alle aumentate capacità computative dei server, ben sfruttate dai sistemi di virtualizzazione, ai sempre più capienti e veloci sistemi di memorizzazione ed all’aumento della larghezza di banda delle reti di telecomunicazioni ed alla loro capillare distribuzione.


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