Del PPWR e della biodiversità (perduta) della politica italiana

Del PPWR e della biodiversità (perduta) della politica italiana

Parlamentari europei del Partito Democratico, Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega, Italia Viva et. al. hanno appena presentato due proposte di emendamenti alla Bozza di regolamento su imballaggi e rifiuti di imballaggi (PPWR) chiedendo la cancellazione completa delle norme che prevedono:

  • il divieto di utilizzo di contenitori monouso per la somministrazione di alimenti e bevande per il consumo sul posto nel settore HORECA;
  • il divieto di imballaggi monouso per il confezionamento di meno di 1,5 kg di frutta e verdura fresca.

Si noti che:

  • nel primo caso (HORECA), la bozza di regolamento prevede l'esenzione dall'obbligo per le microimprese (esenzione obbligatoria e non più facoltativa per gli Stati membri, secondo il testo di compromesso approvato dalla commissione ENVI), ovvero le imprese con meno di 10 occupati e fatturato o bilancio annuo non superiore a 2 milioni di euro. La proposta di eliminare del tutto il divieto per il consumo sul posto appare (a mio avviso) un regalo alle catene del fast-food come McDonald (e ai produttori di imballaggi monouso destinati al settore HORECA) che hanno esercitato enormi pressioni per eliminaere la misura dal regolamento.
  • nel secondo caso (frutta e verdura confezionata), la proposta di regolamento, nella versione della commissione, prevedeva già che il divieto si applicasse "a meno che non sia dimostrata la necessità di evitare perdite d'acqua o di turgore, rischi microbiologici o shock fisici." Nel testo di compromesso approvato in commissione ENVI le esclusioni sono estese di default anche ai prodotti a marchio DOP e IGP e si prevede (per il momento) che l'elenco dei prodotti interessati venga stabilito dalla Commissione in consultazione con gli Stati membri e previo parere dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare.


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