Discorso di fine anno 2024
Oggi mi trovo qui non in veste di presidente, ma con l'intento di esprimere alcune riflessioni personali, chiarendo fin da subito che non desidero in alcun modo sostituirmi a lui. È importante sottolineare che, come ogni anno, il 31 dicembre il presidente avrà il compito di pronunciare il consueto discorso, nel quale farà un resoconto delle difficoltà e delle sfide che abbiamo affrontato nel corso del 2024. Tuttavia, io voglio dedicare il mio intervento a celebrare esclusivamente gli aspetti positivi e le belle notizie che ho potuto riscontrare. Anche se le cose belle non sono molte, sono pronte a essere condivise con tutti voi.
Iniziamo con un evento significativo: il 13 marzo è stata approvata una legge fondamentale riguardante l'intelligenza artificiale. Su questo argomento ci sarebbe molto da dire, ma credo che non sia il contesto giusto per approfondire. Se dovesse capitare che qualcuno, in grado di fare la differenza al governo, leggesse queste mie parole, mi permetto, in quanto cittadino di una democrazia, di suggerire alcune riflessioni che potrebbero avvicinarsi al contenuto di quella legge. È essenziale premettere che sono un forte sostenitore della libertà di pensiero e di stampa; questo è un aspetto cruciale da sottolineare. Ciò che sto per esprimere, infatti, contrasta con le idee che vorrei lanciare o proporre.
Riflettendo su come sono cambiate le cose, ricordo che quando "YouTube" è stato lanciato, ogni volta che un video veniva caricato, passava un certo tempo prima che venisse effettivamente pubblicato in rete, a causa di vari fattori, in particolare il controllo. Al giorno d'oggi, invece, sui social media non viene effettuata alcuna verifica prima della pubblicazione. Propongo quindi l'idea di utilizzare l'intelligenza artificiale, oppure di affidarsi a una persona fisica, a seconda delle situazioni, per garantire un controllo sui video che vengono caricati. È fondamentale tenere presente che, una volta pubblicato un video, esso diventa visibile al mondo intero in breve tempo.
Quando si decide di pubblicare un video che incita a comportamenti scorretti, non tutti, in particolare i minorenni, hanno la capacità di comprendere che non tutto ciò che vedono dovrebbe essere imitato. Spesso, infatti, si trovano a emulare comportamenti che non dovrebbero replicare. Se ci fosse un maggiore controllo, credo e spero sinceramente che alcuni incidenti potrebbero essere evitati.
Un esempio concreto è un video che circola in rete, dove alcuni ragazzi si comportano in modo avventato con una motocicletta. Se alcuni spettatori decidessero di imitare tali comportamenti e finissero per farsi del male, la questione meriterebbe una seria riflessione. È vero che alcuni video "intelligenti" possono non ricevere molte interazioni, ma almeno non portano con sé conseguenze tragiche o la responsabilità di incidenti gravi. Questo tema potrebbe fornire spunti interessanti per futuri dibattiti.
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Inoltre, vorrei menzionare che il 9 dicembre, se non erro, è avvenuto un cambiamento significativo nel codice stradale. Anche se ho visto molti video ironici che prendono in giro Salvini, voglio esprimere il mio pieno supporto per questa modifica. Tuttavia, nutro delle riserve riguardo al test salivare. Se una persona viene sorpreso a violare le norme in quel momento, è corretto che subisca una sanzione o il ritiro della patente; tuttavia, non ritengo giusto penalizzare qualcuno per un comportamento che ha tenuto tre giorni prima.
Per quanto riguarda le notizie positive di cui poter parlare, al momento non mi vengono in mente altre situazioni significative. Sono un grande appassionato di libri e, pertanto, sono in grado di stilare una lista dei volumi che hanno avuto maggiore successo secondo le classifiche di vendita. Tra i bestseller, ho notato che la maggior parte dei titoli è legata all'autore Donato Carrisi. Quest'anno è stato pubblicato il suo ultimo libro e, a quanto sembra, molte persone che non conoscevano ancora il suo lavoro hanno deciso di acquistare anche le sue opere precedenti.
In aggiunta, ci sono tre libri di John Grisham, che è uno dei miei autori preferiti, intitolati "Incastrati", "Lo scambio" e "I fantasmi dell'isola". Infine, all'ultimo posto della classifica, c'è un titolo che non avevo mai sentito prima: "Come uccidono le brave ragazze". Ritengo di aver condiviso tutte le notizie positive riguardanti il 2024. Le questioni più tristi, invece, le lascerò al presidente il 31 dicembre, dopo il brindisi di fine anno.