Diventare amici delle emozioni
Ciao
Credo che, senza volerlo, le emozioni siano una delle spinte più forti alla meditazione. Ci fanno stare male, ci sovrastano, sono difficili da regolare senza strumenti quotidiani. Mi capita spesso infatti di sentire persone che lottano tutta la loro vita con l’ansia, la paura o altre emozioni difficili rispetto alle quali la psicoterapia non riesce a fare una marcata differenza.
Per quale ragione? Le ragioni sono due. La prima è che non possiamo eliminare le emozioni. Per quanto a volte siano scomode la nostra salute emotiva è fatta da tutto il registro emotivo. Ci saranno emozioni più frequenti, altre più episodiche, altre che non proveremo mai ma, potenzialmente, è importante essere in grado di provarle con libertà e di coltivare quelle salutari (e qui la meditazione aiuta).
La seconda ragione è strettamente collegata alla meditazione. Per quanto la psicoterapia sia importante per comprenderci e comprendere le nostre risposte emotive, la psicoterapia è “festiva” mentre le nostre emozioni sono “feriali”. Abbiamo quindi bisogno di uno strumento quotidiano con cui regolarle e con cui imparare a gestirle.
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In fondo la pratica di mindfulness ci insegna a ricordare.che possiamo prenderci del tempo prima di reagire, in modo di arrivare a rispondere. (leggi questo articolo sulla differenza TRA REAGIRE E RIPONDERE) In questo passare dal reagire al rispondere coltiviamo la nostra felicità presente ( e un po' anche quella futura!) Nella pratica di meditazione infatti non facciamo tanto una azione diretta contro un’emozione ma cerchiamo di coltivare il suo opposto: una emozione che, agendo con una diversa risposta emotiva, diventa un antidoto. Quindi l’antidoto della paura non è l’evitamento – come si tende spesso a credere – ma il coraggio. Trovi qui un approfondimento sulla regolazione delle emozioni, Due parole sulla paura, il coraggio e la regolazione delle emozioni L'invito della mindfulness e il suo percorso verso la felicità è semplice e rivoluzionario insieme. È l'invito ad essere consapevolI di ciò che ci accade con precisione e gentilezza, senza che diventi una identità troppo rigida e strutturata. È l'invito a non identificarci con caratteristiche transitorie e mutevoli ma a conoscere e coltivare le nostre qualità originarie. È l'invito a tenere presente che siamo soggetti in cambiamento e non esiste una stabilità inamovibile se non nel riconoscimento che il cambiamento e la novità definiranno il presente della nostra vita. L'articolo di fondo – che fa un riassuntone di cosa fare con le emozioni – è Mindfulness ed emozioni (felici, infelici e neutre). Poi siccome è stato il mio compleanno ed è sempre complicato invecchiare ho tradotto e sintetizzato un articolo molto incoraggiante, almeno nel titolo (Forever young) sulla relazione che c'è tra la meditazione e il rallentamento dei processi d'invecchiamento. Lo trovi qui, Per sempre giovani?
Direttamente, la diretta del sabato
La diretta di ieri su Instagram era dedicata al tornare a casa, non tanto e non solo in senso geografico ma nel senso di trovare la nostra appartenenza. Ne abbiamo parlato insieme a Nancy Russo Puoi vedere qui la diretta. Sabato prossimo 10 Febbraio alle 9 la diretta sarà dedicata alle difese, limiti e pregi del nostro atteggiamento combattivo!