Diversity e Storytelling
Pagina 42 del libro "Dante per Manager" Il sole 24 ore Enrico Cerni

Diversity e Storytelling


Cit. dal libro "Dante per Manager" (Autore @Enrico Cerni).

"Rime. Oggi, sotto il titolo del libro, potresti leggere questo sottotitolo: diversity management. Cioè mescolanza, varietà, pluralità, salti tematici, incertezze."

Stavo facendo la corsetta domenicale lungo le strade di Roma e avevo questa frase in testa avendola appena letta quando il mio sguardo si sofferma su un mega cartellone della pubblicità del film "L’uomo che inventò il futuro" di Ferzan Ozpetek.

Ero all'ottavo km della corsa e avevo appena terminato i due km veloci previsti nel mio piano di allenamento e, come spesso accade, per mitigare la fatica del corpo la mia mente ha cominciato a divagare nello specifico su due aspetti:

  1. lo storytelling estremo nel mondo del marketing
  2. l'esempio perfetto di "diversity"

Non più di un paio di settimane fa nel viaggio tra casa e ufficio, nei due unici giorni settimanali di lavoro in presenza (nella nuova formula che è di moda chiamate "ibrida") mi aveva colpito sentendo alla radio la pubblicità di Banca Mediolanum che invitava gli ascoltatori a vedere sul loro sito il film "L’uomo che inventò il futuro" del regista turco; non più di 4 giorni dopo, con forte risonanza mediatica è apparsa la notizia della scomparsa di Ennio Doris, fondatore della banca. E allora sono stato travolto dall'idea, forse malsana, che lungo il percorso delle ultime settimane di vita del grande imprenditore del mondo della finanza era stata costruito uno "storytelling perfetto", che prevedeva l'uscita dello spot del film pochi giorni prima della scomparsa dello stesso, come degno omaggio o come perfetta celebrazione del momento ultimo della vita terrena di Ennio Doris. In un momento di vita come quello della malattia e dell'avvicinarsi alla dipartita anche se non improvvisa di una cara persona è difficile poter immaginare un team di esperti di marketing intenti a pianificare al meglio la pubblicazione di uno spot ma le coincidenze con cui i fatti sono avvenuti non hanno potuto esimermi dall'immaginarlo così e la cosa strana è che "non mi è sembrato strano!".

E tornando alla diversità intesa come "mescolanza, varietà, pluralità, salti tematici" mi è venuto naturale pensare immediatamente a Ferzan Ozpetek, al suo film che vidi nel 2001 "Le fate ignoranti" dove veniva affrontato tra gli altri anche il tema dell'omosessualità e della transessualità tutti temi che vent'anni fa potevano essere classificati come temi di inclusione sociale e quindi oggi classificabili con il termine molto in voga di "diversity", temi molto più legati allora ad un mondo di sinistra, distante quindi dalla finanza e dal capitalismo rappresentato a quel tempo da Silvio Berlusconi. Lo stesso regista che dopo vent'anni invece dirige lo spot di Natale di UniCredit e poco dopo dirige come regista il film "L’uomo che inventò il futuro" di Banca Mediolanum ossia un avvicinamento così forte al mondo della finanza che lo rende almeno dal mio punto di vista un enorme esempio di diversità (mescolanza, varietà, pluralità, salti tematici).

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