Dresda, i semiconduttori e le elezioni in Sassonia
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Dresda, i semiconduttori e le elezioni in Sassonia

In questi giorni diversi media hanno riportato la notizia che la joint venture tra TSMC - Taiwan Semiconductor Manufacturing Company, impresa che detiene oltre il 55% delle quote di mercato globali della produzione di chip per elettronica di consumo e automobili, Bosch, Infineon, NXP ha annunciato l'inizio dei lavori per un nuovo stabilimento in Germania (a Dresda) per la produzione di semiconduttori che creerà circa 6.000 posti di lavoro (2.000 diretti, il resto nell'indotto) in pochi anni.

Quello di TSMC non è l'unico investimento nell'area, come riporta Il Sole 24 Ore "Oltre a Intel (a Magdeburgo) anche la tedesca Infineon sta costruendo un impianto di semiconduttori da 5 miliardi di euro proprio a Dresda (dovrebbe iniziare la produzione nel 2026), mentre l’americana GlobalFoundries (terza fonderia al mondo), in Germania da decenni, sta espandendo la sua capacità, ancora una volta a Dresda".

Dresda (la foto l'ho fatta io)

La notizia ha diversi risvolti. Ne segnalo un paio:

1. L'investimento avviene a Dresda, in quella che qualcuno chiama la "Saxony silicon valley" o "Silicon Saxony" per l'alta densità di siti produttivi nel settore dell'elettronica. La specializzazione di questa regione ha origini storiche, che affondano le proprie radici nell'attività di elaborazione automatica dei dati iniziata ai tempi della DDR in particolare a Karl-Marx-Stadt, quella che oggi è Chemnitz.

Perchè l'investimento avviene in Germania e in particolare a Dresda? Perchè il Pasese ha generato un ecosistema particolarmente favorevole a questo tipo di produzioni. In Germania operano gli attori di tutta la catena del valore dei semiconduttori, dalla progettazione all'imballo/spedizione.

Basta l'ecosistema? Beh, alcuni di questi investimenti hanno beneficiato di generosi contributi pubblici. Tanto per dire: il costo dell'impianto di cui si sta parlando sarà di oltre 10 miliardi di euro di cui la metà saranno sborsati dallo Stato federale --> ricordiamocelo quando qualcuno parlerà della necessità di attirare investimenti "di un certo tipo". Si può fare? Sì, certo. E' sufficiente l'ecosistema? Ni. E' costoso? Sì, molto.

Questa è Chemnitz (Karl Marx Stadt) e la foto l'ho fatta sempre io

2. Nelle regioni dell'ex Germania dell'Est c'è stata, dopo la riunificazione, una forte politica di reindustrializzazione e riorientamento dei tessuti produttivi operata dal governo tedesco.

A Dresda c'è un bellissimo stabilimento della WV, la fabbrica di cristallo, assolutamente da visitare per gli appassionati del genere come me, con pochi euro si possono visitare le linee di assemblaggio delle auto elettriche e vedere i prototipi dei nuovi modelli.

Nonostante quest'attività intensa condotta dal governo tedesco gli elettori di queste regioni scelgono, più di altre aree in Germania, opzioni populiste alternative ai partiti di governo.

Bene, a settembre si vota in Sassonia dove sarà da tenere sott'occhio Sahra Wagenknecht che arricchisce l'offerta nel già nutrito carnet di opzioni populiste. Il suo partito, fondato da un anno, potrebbe essere la vera sorpresa di queste elezioni, i sondaggi stimano che possa raccogliere tra il 15 e il 20% dei voti. L’Alleanza Sahra Wagenknecht (BSW): è un partito che combina posizioni "di sinistra" in economia con argomenti su temi quali i vaccini e i migranti molto simili a quelli dell'estrema destra. BSW ha una posizione filorussa ed è contraria al sostegno all’Ucraina. Non ci resta che aspettare il risultato delle prossime elezioni.

Dresda, foto mia


Enrica Baccini

Fondazione Fiera Milano Chief Research and Development Officer, Dean of Accademia Fiera Milano, Responsible for Historical Archive

3 mesi

Intrigante

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