E SE OLTRE A QUANDO RIPARTIRE CI CHIEDESSIMO "COME" RIPARTIRE?

Passiamo le nostre lunghe giornate in "lockdown" chiedendoci quando riusciremo a passare alla famosa Fase 2. Quando ripartirà il nostro caro vecchio sistema "impresa"; ma ora più che mai dobbiamo interrogarci sui modelli di sviluppo e su come avvicinarci il più possibile ad un sistema di sviluppo circolare che possa garantire l'equilibrio con il nostro ecosistema.

Quando avranno inquinato l'ultimo fiume, abbattuto l'ultimo albero, preso l'ultimo bisonte, pescato l'ultimo pesce, solo allora si accorgeranno di non poter mangiare il denaro accumulato nelle loro banche.

Questa frase, che negli ultimi giorni è ritornata di moda, non è uno slogan di un famoso attivista di Green Peace o di qualche ecologista amico di Greta Thunberg ma di qualcuno che molti di noi hanno conosciuto da bambini: Tatanka Iyotake, nativo americano vissuto circa 200 anni fa meglio conosciuto come Toro Seduto.

Ma se questa pandemia da COVID-19 era facilmente prevedibile (così come scrive David Quammen nel suo ottimo libro SPILLOVER) non era anche prevedibile che il nostro sistema di sviluppo lineare avrebbe consumato in maniera impropria le risorse naturali?

Ma allora esiste una correlazione tra modelli di economia circolare / Sviluppo Sostenibile / e modello di ripartenza post pandemico? Quante dubbi abbiamo oggi leggendo dei supposti legami tra la diffusione del virus nel nord Italia e una aumentata esposizione al PM10? Quanto la tecnologia (Big-Data) potrà aiutarci a superare questa crisi?

Sicuramente sono domande non facili: ripartiamo in fretta ! ma non perdiamo l'occasione per ripartire col piede giusto. E a questo proposito non dimentichiamo che innovazione responsabile significa anche ottimizzare le risorse e sfruttare quello che già esiste secondo i Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite. Non dobbiamo inventare nulla di nuovo.