E 'sti guru!
Matteo Miotto
🥂 Quello de "Il Prosecco è la 5ª P del marketing mix" | Marketing Strategist
Litigidigitali
Sto seguendo con blando interesse questa querelle tra i vari "guru" sui social. Querelle combattuta a colpi di video, riferimenti più o meno velati.
Diventa difficile capire da dove è iniziato tutto quanto. Ma gli attori di questa simpatica "baruffa" sono sostanzialmente due: Marco e Marco.
I protagonisti
Si tratta di Marco Camisani Calzolari e Marco Montemagno.
Con il primo sono addirittura amico su facebook dal lontano 2008, quando su Facebook si parlava in terza persona. Non ci siamo mai incontrati di persona e non ci siamo mai scambiati grandi messaggi. Lo seguo con interesse e trovo interessanti e condivisibili la maggior parte delle sue riflessioni.
Il secondo l'ho scoperto tempo fa grazie a qualche condivisione da parte di alcuni collegamenti. Non mi sono formulato un'opinione ben precisa, ma è innegabile che sa vendere bene il proprio prodotto (se stesso). Prodotto che a me non interessa, quindi guardo a random qualche suo contenuto quando qualcuno lo condivide: sicuramente è capace di stare davanti ad una telecamera e sa parlare. Sui contenuti non mi esprimo: ho visto poco e non posso giudicare.
Gli obiettivi del guru
Ma quali sono gli obiettivi di questi ragazzi? L'obiettivo di Montemagno è molto, molto limpido: vendere. Vendere se stesso, vendere il suo libro.
L'obiettivo di Marco Camisani Calzolari è più astratto, direi quasi filantropico. MCC si pone come il Maestro Manzi del digitale. E ci sta tutto. Quale sia il suo modello di business non mi interessa e non mi cambia la vita.
Ha iniziato prima lui!
Non ho ben capito chi ha iniziato a parlare male di chi. Seguendo solo MCC è ovvio che sia lui la mia fonte principale, e mi sono fatto l'idea che MCC abbia iniziato, non credo per invidia, piuttosto per una sorta di "difesa del digitale", a criticare Montemagno. Nonostante l'apprezzamento che nutro per MCC, salto a piè pari quando parla di Montemagno perché personalmente non mi serve, non aggiunge nulla alla mia esperienza.
A cosa servono i guru?
A me chiamare qualcuno guru fa ridere. Rimanda solamente a Babasciò del film Sono un fenomeno paranormale. Giusto per capirci io "seguo" nel senso social, le persone che mi danno qualcosa, che mi arricchiscono in qualche modo.
MCC mi arricchisce? Sì, offrendomi spunti di riflessione, confermando mie credenze o, al contrario, scatenarmi dei dubbi.
Montemagno mi arricchisce? Circa: qualche minimo spunto per il public speaking lo posso trovare, ma mi fermo qui (quindi il mio like sulla pagina non ce l'ha).
Conclusioni
Grazie a questo piccolo trend topic ho avuto modo di vedere qualche video di Matteo Flora e devo dire che mi piace, mi piacciono i suoi contenuti! Qui di seguito la sua analisi sul tema.
Credo che troppo spesso queste dinamiche inizino a girare intorno a se stesse, a diventare autoreferenziali. Trovo inutile (per me, nel senso che non mi serve) l'accanimento di MCC nei confronti di Montemagno. Ma questa è una mia idea.
Il mio guru
E poi, alla fine di tutto questo, il mio guru l'ho trovato:
Matteo, tu mi prendi per la gola. Io che uso, con gran parsimonia (perchè me la devo tirare un po' anche io) l'hashtag #soggurapureio, per ironizzare sul mondo dei guru/guri che, diciamolo, molto spesso raccontano bene delle gran banalità (e secondo me il loro pregio sta proprio nella prima parte: raccontano bene, sono belli da guardare), non potevo non leggere il tuo post, che trovo molto intelligente. E grazie per avermi fatto conoscere l'altro Matteo, che ha il pregio di essere garbato e puntuale. In fin dei conti, Internet è grande, c'è posto per tutti. Se uno non ti piace, passa oltre. Ma c'è anche la falsa dottrina di chi pensa di accrescere la sua fama commentando gli altri, e invece si lancia un bel boomerang. Ne seguirò qualcuno, su consiglio di questo articolo, ma non per la durata di un'ora. Devo lasciare un po' spazio alle mie serie tv preferite :-)