Esiste o non esiste il Curriculum perfetto?

Esiste o non esiste il Curriculum perfetto?

Il CV è il tuo primo contatto con un potenziale datore di lavoro. È molto più di un semplice elenco di esperienze lavorative e competenze: è il racconto strategico della tua storia professionale.

Ma cosa rende davvero efficace un CV?

È solo una questione di avere le giuste informazioni, o c'è qualcosa di più?

Nella mia esperienza, ho visto molte persone far fatica per capire come presentare al meglio se stessi. Ho riflettuto su questo argomento partendo anche da alcuni spunti esterni [come quelli che trovi in questo articolo: (1) How to write the perfect CV | LinkedIn che ti consiglio di leggere] ma soprattutto basandomi su ciò che ho imparato lavorando con chi cerca di fare la differenza, anche grazie al proprio CV. Analizzeremo quindi come puoi migliorare il tuo CV per trasformarlo in un potente strumento di comunicazione. Successivamente, ti invito a riflettere su quanto i materiali che usi per presentarti al mondo del lavoro dovrebbero seguire una stessa logica, che sia coerente e mirata.

Il CV è più di un semplice elenco

Il CV è spesso considerato un semplice elenco di esperienze lavorative e competenze. Hai mai ascoltato conversazioni tipo: “Ma sì, scrivi le tue esperienze, aggiungi le competenze, altri dati, inserisci un po’ di colore qua e là e poi invii la candidatura”? Io sì, diverse volte.

Quello che voglio dirti è che il senso del CV è molto di più: è un biglietto da visita professionale, una narrazione strategica della tua storia lavorativa. Ha come primo obiettivo quello di presentarti come la persona ideale per uno specifico ruolo, catturando l'attenzione della persona che gestisce la selezione e stimolando il suo interesse a conoscerti meglio. Ogni parola, frase e sezione del CV deve essere pensata per comunicare il tuo valore in modo chiaro, diretto e convincente. Il CV non deve quindi scoraggiare il lettore, ma stimolare il desiderio di conoscerti.

Come fare del tuo CV un documento efficace

Immagina di scrivere il CV per una persona. Non importa se pensi a un recruiter, a un HR o a un datore di lavoro: chiediti piuttosto cosa dovrebbe sapere di te. Quali esperienze sono rilevanti per l'offerta di lavoro? Quale attività specifica che sai fare è adatta per quel ruolo e perché? Segui un ordine logico nelle sezioni: inizia dalla tua presentazione, poi elenca le competenze chiave per quell’offerta, quindi le esperienze rilevanti e la formazione. Solo dopo inserisci le competenze tecniche necessarie e, infine, qualcosa di personale che susciti curiosità.

Passa quindi alla correzione della parte ortografica: correggi gli errori di battitura, controlla le parole ripetute, evita (se non riesci a sostituirle) di metterle troppo vicine. Utilizza i sinonimi per variare il linguaggio. Un buon punto di partenza è consultare un dizionario di sinonimi.

Evita le espressioni vuote come "professionista esperto e appassionato", "persona intraprendente, capace e motivata", "esperto nel lavoro di gruppo". Questi cliché non aggiungono valore al tuo CV e possono persino risultare controproducenti.

Una volta concluso, leggi e rileggi il CV, prima dentro di te e poi a voce alta. Se qualcosa suona male, te ne accorgerai subito. Puoi anche chiedere a una persona di fiducia di leggere e fornirti un feedback sincero, rispondendo a domande come: "Si capisce quale può essere il mio valore aggiunto?" e "il CV che ho scritto mi rappresenta davvero?" Se il feedback è positivo, sei sulla strada giusta. Altrimenti puoi sempre chiedere un supporto esterno, a un professionista che si occupa di CV, di orientamento, e ancora di consulenza di carriera.

Brevemente ecco ciò che dovresti tenere a mente, tutte le volte in cui ti trovi a scrivere o a revisionare il tuo CV.

In 3 consigli affina la tua tecnica:

  1. Semplifica e ottimizza il linguaggio: elimina le parole superflue e utilizza verbi d'azione chiari e diretti. Un linguaggio semplice e preciso rende il tuo CV più facile da leggere e mette in evidenza le tue competenze e i tuoi risultati. Evita il gergo complicato o frasi troppo lunghe; la chiarezza è fondamentale.
  2. Focalizzati sulle competenze rilevanti: rivedi il contenuto del tuo CV con un occhio critico e assicurati che ogni informazione sia pertinente al ruolo per cui ti candidi. Elimina i dettagli irrilevanti: questo non significa cancellare una parte di te, ma piuttosto lasciare spazio per ciò che è davvero importante.
  3. Cura l'estetica e la formattazione: un CV ben strutturato, con sezioni chiare, font leggibili e un design pulito, facilita la lettura e guida l'occhio del lettore verso le informazioni più importanti. Allinea il testo a sinistra, come nei post, nei contenuti che trovi sui social o nei blog, in modo che l’occhio segua facilmente le informazioni. Assicurati che il tuo CV sia non solo facile da leggere, ma anche piacevole da guardare.

Lunga vita al CV

In un commento a un mio post qualche giorno fa, scrivevo di me: I am a CV passionate, vero. Con questo articolo ti invito a cambiare il modo di guardare il CV. Non considerarlo solo un insieme di parole o un documento da compilare per obbligo. È il tuo primo punto di contatto con il mondo professionale, un’opportunità per raccontare chi sei e perché sei la persona che meglio incarna quel ruolo. Trattalo con cura e attenzione: è uno strumento di comunicazione che può aprire porte e creare opportunità.

E ricorda che il tuo CV è la tua voce nel mercato del lavoro: più sarà chiara, autentica e strategicamente ben fatta, più ti aiuterà a raggiungere i tuoi obiettivi.

 

 

 

 

 

 

Federica Trezza

Content Marketing Manager | SEO Copywriter | Ghostwriter | Alleno le persone a realizzare i loro progetti di comunicazione | Nuotatrice | Mamma di Sofia

3 mesi

Elisa ma che bell'articolo! Taglio pratico, stile pulito, tono empatico. Grazie a te per la relazione (a distanza) che coltiviamo qui: è nutriente. E mi fa stare bene. 🖋

Fabrizio Mangiucca

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3 mesi

A mio modo di vedere Elisa Minozzi la stesura di un Cv perfetto non esiste e di conseguenza non esiste neanche il CV perfetto. Esistono però degli accorgimenti che possono cambiare l'efficacia del CV perchè ciò che dovrebbe interessare una persona che si approccia alla sua stesura è la sua funzionalità, e cioè quanto può attrarre l'attenzione di chi lo legge. Amo sempre ricordare che il CV deve contenere tre domande e tre risposte: chi sei, cosa fai e come lo fai. Poi come leggo nei commenti è utile informarsi sull'azienda ma soprattutto sulla job description.

Denis Loriggiola

Addetto vendite g.d.o.

3 mesi

Elisa meno male sei entrata nei dettagli per l'ortografia cosa significa curarla e controllarla perchè spesso viene detto senza darli senso, il resto sono tutte pratiche che già si conoscono e tanto dipende dalla storia personale che abbiamo da raccontare certo a volte non è che il contesto ci aiuti a interpretare al meglio il nostro cv. Certo tutto dipende dal contesto e che tipo di ricerca ci stiamo candidato se trovi annunci come passati sotto mano l'ultima volta ti senti più che altro preso in giro che altro e la voglia di candidarti ti passa.

Marco Siniscalchi

Formulente - Formatore & Consulente per persone nel business. Facilitatore e guida nella trasformazione aziendale e nello sviluppo del mindset.

3 mesi

Molto interessante Elisa, una prospettiva che cambia la visione del "compito", ovvero, "DEVO fare il CV". Dal mio punto di vista è importante anche raccogliere informazioni via web sull'azienda destinataria. Offre molti spunti per comprendere le affinità, le modalità e il TOV. In fondo vogliamo "trasferire" lì buona parte del nostro tempo.

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