Esiste un limite necessario a tutto, anche per proteggere il chirocefalo
Lago di Pilato

Esiste un limite necessario a tutto, anche per proteggere il chirocefalo

Con lo scopo di rendere visibile il limite oltre il quale nessun escursionista può procedere, i tecnici del Parco Nazionale dei Monti Sibillini, in collaborazione con i Carabinieri Forestali e l’Associazione delle Guide del Parco, si sono attivati per apporre un distanziamento sociale anche per il chirocefalo esemplare unico e caratterizzante il Lago di Pilato.

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La delimitazione è temporanea ed è costituita da paletti e filo normalmente utilizzati dai pastori per realizzare gli stazzi delle greggi. Questa misura, disposta dal direttore del Parco Carlo Bifulco, si è resa necessaria per la tutela del chirocefalo del Marchesoni, il piccolo crostaceo che in tutto il mondo vive solo nel lago di Pilato. Si tratta di un animaletto arcaico che si è adattato ad un ambiente molto mutevole, com’è quello del piccolo specchio d’acqua, che resta ghiacciato per mesi ma che in estate è soggetto anche a periodi di siccità; il chirocefalo del Marchesoni riesce a sopravvivere a queste condizioni estreme grazie alle sue uova molto resistenti, che possono sopravvivere in uno stato di quiescenza anche all’asciutto per più di un anno. Le condizioni del lago però sono critiche a causa di due fenomeni che si sovrappongono: i forti eventi sismici del 2016 che, come rilevato dai geologi dell’ISPRA, avrebbero provocato un aumento della permeabilità del fondo del lago, e la prolungata siccità, che segue una tendenza alla riduzione delle precipitazioni legata ai cambiamenti climatici.

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Il Parco dal 2018 ha messo sotto osservazione l’andamento dell’habitat del lago di Pilato e il ciclo riproduttivo del chirocefalo del Marchesoni, mediante monitoraggio effettuato dall’Università di Perugia che ha fornito anche alcune indicazioni gestionali. In questa situazione ambientale così fragile, la sopravvivenza del piccolo crostaceo dipende anche dal nostro comportamento: è infatti fondamentale da parte degli escursionisti evitare di transitare nelle aree del lago ora all’asciutto, in quanto il calpestio può danneggiare le uova del chirocefalo. È anche necessario non introdurre oggetti nell’acqua per evitare possibili contaminazioni con inquinanti o organismi estranei a questo fragile habitat.

Cristina Mignini

Giornalista - addetto stampa -

4 anni

Giovanni Pedercini grazieeee!!! ❤️✍️

Cristina Mignini

Giornalista - addetto stampa -

4 anni
Cristina Mignini

Giornalista - addetto stampa -

4 anni

Enrico Ramoni ❤️✍️

Cristina Mignini

Giornalista - addetto stampa -

4 anni

Malko Carbonari ✍️❤️

Cristina Mignini

Giornalista - addetto stampa -

4 anni

Michele Priore #alessandrovolpi grazie!

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