Esiti Salvaguardia 2025-26. I morosi possono brindare
Sarà un capodanno speciale per i clienti attualmente serviti in regime di Salvaguardia. Visto l’esito della gara appena conclusa, allo scoccare della mezzanotte ci sarà un motivo in più per brindare: aziende e PA con forniture in Salvaguardia non dovranno più pagare cifre folli a causa della mancanza di un contratto di fornitura di energia elettrica.
Tante PA del Sud Italia, entrate nel tunnel del servizio di Salvaguardia dopo le difficoltà finanziarie aggravate dalla crisi energetica rivedranno finalmente la luce. Dal 1° gennaio 2025 l’incubo della Salvaguardia non è più tale, e i costi si adeguano al mercato.
Cosa ha determinato il crollo del famigerato Parametro Omega, che rappresenta lo spread da applicare al PUN per determinare nelle condizioni economiche della fornitura in regime di Salvaguardia?
In questo approfondimento, dopo l’analisi degli esiti della gara, proviamo a spiegare le ragioni che potrebbero aver spinto Hera Comm e Enel Energia a fare un regalo inaspettato alla categoria dei clienti morosi. Nel prossimo approfondimento, analizzeremo le conseguenze dal punto di vista dei clienti.
Hera Comm protagonista assoluto con un Omega mai così basso
Una riduzione degli spread rispetto ai livelli folli del 2023-24 era scontata, ma non avremmo mai pensato di ritrovarci sui valori più bassi mai registrati dal 2009.
Il protagonista assoluto è Hera Comm, che si aggiudica sette lotti su nove, lasciando ad Enel Energia solo il Lotto 1 Liguria, Piemonte e Val d’Aosta e il Lotto 7 Puglia, Molise e Basilicata.
A2A, che nella gara precedente aveva acquisito tutto il Centro Nord praticando spread ragionevoli, esce di scena.
In tutte le regioni del nord e nelle Isole, dal 1° gennaio le utenze in Salvaguardia subiranno uno switch, ovvero cambierà il fornitore di energia. Sono 13 su 20 le regioni dove ci sarà un cambio di fornitore, con uno switch automatico al 31/12/2024. In molti casi il cambio sarà inaspettato e solo nel mese di febbraio 2025, quando saranno emesse le prime fatture del nuovo fornitore esercente il servizio di Salvaguardia per il periodo 2025-26, si apprenderà dell’importante novità.
Hera Comm salva la Sicilia e scommette sul Lazio
Fa notizia l’aggiudicazione ad Hera Comm del Lotto Sicilia, un territorio saldamente in mano a Enel Energia dal lontano 2019, unica regione dove Enel Energia è presente con la vigente Convenzione Consip EE21. Per il biennio 2024/25 i clienti morosi siciliani hanno pagato più di 200 €/MWh di coefficiente Omega. Dal 1° gennaio il parametro sarà di appena 12,36 €/MWh, un valore competitivo con le migliori offerte di mercato presenti sull’isola!
Altro cambio di gestione degno di rilievo interessa il Lazio, regione appetibile anche per la presenza delle amministrazioni centrali dello Stato. Hera Comm, dopo essersi aggiudicato i Lotti Laziali della EE21, conferma l’interesse per la regione, praticando uno spread particolarmente basso.
Probabilmente, non è un caso che proprio nel Lotto laziale si registri il valore più basso mai praticato per il Servizio di Salvaguardia degli ultimi 10 anni, pari ad appena 8,86 €/MWh. Ne beneficia indirettamente anche l’Umbria, accorpata al Lazio proprio dal 2025.
Su tutti i Lotti il valore del Parametro Omega si attesta nel range compreso tra 8,86 e 20,09 €/MWh.
Il calo rispetto alla gara del 2022 è impressionante. Le variazioni percentuali sono tutte a doppia cifra, con il crollo del 94% in Sicilia.
I cali più vistosi si registrano proprio nelle regioni più penalizzate nel biennio 2023-24.
Le sorprese non mancano. La Campania, con un valore del Parametro Omega di 11,26 €/MWh risulta più conveniente di Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna.
Il lotto con i prezzi più alti risulta essere il numero 7 Puglia, Molise e Basilicata, aggiudicata ad Enel Energia con un Omega di 20,09 €/MWh. Il secondo Lotto aggiudicato ad Enel è il numero 1 Liguria, Piemonte e Valle D’Aosta, che registra un ottimo 11,89 €/MWh.
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Sarebbe interessante analizzare anche i prezzi offerti dal secondo partecipante, o sapere se, oltre a Enel Energia e Hera Comm, ci sono state offerte da altri operatori. Ad esempio, da parte di A2A che attualmente gestisce il servizio di Salvaguardia in tutti i lotti del nord Italia. Purtroppo, Acquirente Unico si limita a comunicare solo il nome e l’Omega dell’aggiudicatario.
Perché è crollato l’Omega?
La domanda che sorge spontanea è molto semplice: perché è crollato l’Omega?
Perché Hera Comm ed Enel Energia hanno improvvisamente abbassato le pretese sulle forniture dei clienti morosi o sprovveduti?
Hera Comm ed Enel Energia sono impazzite? Hanno presentato offerte anomale? Probabilmente no. Se c’è stata un’anomalia, questa andrebbe ricercata nella gara del 2022, avvenuta nel pieno della crisi energetica (Esiti Salvaguardia 2023-24. il Nord ride, il Sud piange). Sono passati solo due anni, ma era un’altra epoca. Era un tempo in cui gli operatori erano impegnati a ridurre clienti e volumi di energia gestiti per contenere l’esposizione ai rischi finanziari.
Di seguito, riproponiamo il grafico che mostra l’andamento storico del parametro Omega. Se escludiamo il disastroso biennio 2024-25, scopriamo che gli spread praticati da Hera Comm e Enel Energia sono in linea con quelli delle passate edizioni, con una tendenza al ribasso che è in atto dai massimi del periodo 2014-16.
on questa chiave di lettura, possiamo affermare che, superata la crisi energetica, è ripresa la tendenza di fondo, in atto da circa 10 anni.
Perché scende il valore degli spread?
Probabilmente, il fenomeno è strutturale e dipende da più fattori.
Probabilmente risulta sempre più allettante poter acquisire nuovi clienti senza ricorrere ad una rete di vendita. E’ lo stesso fenomeno che ha portato i partecipanti all’asta di inizio anno per il Servizio a Tutele Graduali a offrire prezzi negativi.
Il rischio di non essere pagati da una clientela tutt’altro che selezionata non spaventa più di tanto Hera Comm ed Enel Energia. Evidentemente, il meccanismo di tutela del credito previsto in caso di morosità funziona bene (delibera ARERA 370/2012/R/EEL).
Inoltre, gli operatori possono gestire il rischio credito ricorrendo a cessioni del credito e cartolarizzazioni. È possibile realizzare margini dalla gestione finanziaria del credito. Non dimentichiamo che, in base alle regole definite dal Dlgs 231/2002, un ritardo nei pagamenti determina l’applicazione di interessi maggiorati del 7% e l’applicazione di un risarcimento delle spese di recupero quantificato in un costo forfettario di 40 euro a fattura non pagata. In pratica, un cliente che paga in ritardo può essere più profittevole di un cliente puntuale nei pagamenti! Sono gli effetti perversi di un sistema dove le tradizionali logiche del mercato sono rovesciate.
Dall’esito della gara emerge un dato incontrovertibile: il Servizio di Salvaguardia esprime condizioni competitive con il mercato, soprattutto nelle regioni meridionali.
In pratica, si può registrare il paradosso che per risparmiare conviene rimanere senza un contratto.
Quali conseguenze sul funzionamento del mercato?
Dal punto di vista delle PA la domanda a cui rispondere è: “Quanto costa il servizio di Salvaguardia rispetto alla Convenzione Consip?”
Risponderemo alla domanda in occasione del prossimo articolo, in cui forniremo indicazioni pratiche dal punto di vista del cliente.
Giuliano Sarricchio
Consulente energetico e cofondatore della EMG srl
4 settimaneCerto dopo 2 anni a 202€ mwh sopra il pun, comuni in dissesto ora gli diamo il bacino sulla bua alle PA e attività reduci da un fornitore che ha fallito o reputato poco profittevole un punto di prelievo
Consulenza tecnica.
4 settimaneArticolo molto interessante. Grazie.
Portavoce presso ARTE Associazione Reseller e Trader dell'Energia
4 settimanespazio finito..... 😁 in sintesi ci sono delle dinamiche alle quali solo operatori delle dimensione dei due aggiudicatari possono rispondere. Per poter avere tutte le risposte sarebbe bello sentire anche loro cosa hanno da dire in merito. Ma li sentiremo a breve su Staffetta Quotidiana o Quotidiano Energia
Portavoce presso ARTE Associazione Reseller e Trader dell'Energia
4 settimaneBravo Giuliano, concordo sul fatto che l’esito della gara dia una significativa discontinuità rispetto al passato e che sia legittimo chiedersi quali siano le cause di questa tendenza. Tuttavia, credo che alcune dinamiche aggiuntive vadano considerate per comprendere pienamente il fenomeno: 1️⃣ Per Hera Comm ed Enel Energia, mantenere o incrementare la quota di mercato è una priorità strategica. La Salvaguardia, pur essendo un mercato peculiare, rappresenta un'opportunità per consolidare la presenza. 2️⃣ Come hai giustamente detto tu, il rischio di credito, pur elevato in questo segmento, può essere mitigato efficacemente grazie a strumenti consolidati. Questo permette di mantenere margini accettabili anche su clienti morosi o in ritardo nei pagamenti, spesso in alcuni casi persino più remunerativi rispetto ai clienti puntuali. 3️⃣ Il contesto post-crisi energetica ha ridotto l’esposizione ai picchi di volatilità registrati durante il biennio 2023-24. Questo ha favorito una maggiore propensione degli operatori a competere anche in mercati percepiti come più rischiosi, ma con margini finanziari e opportunità strategiche. Attenzione ARERA, quindi ad eventuali effetti distorsivi che si potrebbero creare tra libero e salvaguardia.
Executive manager
4 settimaneGrazie Giuliano!