Eyes on the world #155

Eyes on the world #155

🇮🇱 ISRAELE-HAMAS: SI COMBATTE INTORNO E DENTRO GLI OSPEDALI. L’ESERCITO ISRAELIANO AVANZA

(1) Il conflitto tra #Israele e #Hamas continua a tenere il mondo con il fiato sospeso. Gli schieramenti combattono sempre più spesso vicino agli ospedali, al cui interno secondo l’esercito israeliano sono nascosti i centri operativi dei terroristi di Hamas da neutralizzare. Dentro gli ospedali però si rifugiano anche tutti coloro che non sono ancora riusciti a scappare dalla #Striscia di Gaza per svariati motivi, trasformandosi – involontariamente – in uno scudo umano in risposta agli attacchi di Israele. Si tratta di migliaia di persone, tra le quali troviamo anche centinaia di pazienti ormai quasi impossibilitati a ottenere le cure di cui hanno bisogno. La mancanza di carburante (ne sono arrivate solo poche centinaia di litri) e, più in generale, di elettricità fa in modo che solo pochissime unità possano essere utilizzate per prestare soccorso a chi ha bisogno. Domenica scorsa l’esercito israeliano ha aiutato il personale dell’ospedale #alShifa a evacuare decine di neonati in pericolo di vita, dopo che il reparto di terapia intensiva neonatale ha smesso di funzionare. Intorno però proseguono bombardamenti e attacchi che hanno reso difficile ogni genere di evacuazione. Sempre domenica in #Francia si è tenuta una gigantesca manifestazione contro gli attacchi e gli episodi antisemiti che hanno riguardato nelle ultime settimane la comunità ebraica. Le persone presenti tra Parigi, Marsiglia e Strasburgo superavano le 100.000 unità e alle proteste hanno partecipato anche quasi tutte le forze politiche locali (ma non il presidente Emmanuel Macron, che ha mandato un messaggio di supporto). In serata il ministro della Difesa israeliano Gallant ha fatto sapere come – in base a quanto emerso dalle informazioni inviategli dall’esercito – Hamas avrebbe perso il controllo della città di Gaza e che la conquista totale di quest’ultima sarebbe stata imminente. A preoccupare Israele è però la situazione economica derivata dalla guerra con Hamas, dal momento che sembrano pronto a esaurirsi le risorse finanziarie destinate al conflitto e il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich è parecchio restio a utilizzare le risorse destinate alle comunità ebraiche ultraortodosse (i cui interessi sono particolarmente importanti per l’attuale esecutivo). Tornando alla questione relativa agli ospedali di #Gaza, mercoledì l’esercito israeliano ha fatto irruzione nell’ospedale al Shifa nell’ambito di un’operazione mirata contro Hamas. Per lungo tempo non sono state diffuse notizie certe su cosa stesse accadendo, anche se i militari hanno fatto sapere di aver trovato armi e un centro di comando operativo di Hamas. Sembra che l’esercito stia anche evacuando più persone possibili dalla struttura. Non è tutto. Pare che sia stata anche trovata l’entrata di un tunnel sotterraneo usato dai miliziani di Hamas per entrare e uscire dall’ospedale indisturbati; il suddetto tunnel è stato mostrato in video, ma non è ancora stato verificato come sia stato usato e dove conduca. Inoltre è stato riportato – sempre dall’esercito israeliano e sempre nei dintorni dell’ospedale al Shifa – il corpo di una delle oltre 200 persone tenute in ostaggio da Hamas, alimentando le motivazioni che hanno spinto i militari ad agire. Nel frattempo il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite (l’organo più importante dell’#ONU) ha approvato una risoluzione per richiedere pause e corridoi umanitari per la popolazione di Gaza. Su quindici paesi votanti, solo 3 si sono astenuti (Russia, USA e Regno Unito).

 

🇮🇹 ITALIA: IN DISCUSSIONE UN NUOVO DECRETO SICUREZZA. OK AL DIVIETO ALLA CARNE SINTETICA. LA CHIESA…

(2) Qualche notizia sparsa dall’#Italia, nello specifico due provvedimenti e un report molto importante. Partiamo dal nuovo pacchetto #sicurezza, che contiene 3 disegni di legge al suo interno: il primo aumenta le tutele per le forze dell’ordine; il secondo il riordino della polizia locale; il terzo alcuni inasprimenti di pena e l’introduzione di due nuovi reati (rivolta in carcere e blocco stradale, che attualmente è solo un illecito amministrativo). In quest’ultimo caso il riferimento è alle frequenti proteste delle associazioni ambientaliste. Un passaggio che ha fatto particolarmente discutere vede i membri delle forze dell’ordine autorizzati ad avere un’arma diversa, senza licenza, oltre la pistola d’ordinanza quando non sono in servizio. Inoltre, verrebbero inasprite pene per minacce, violenze e lesioni nei confronti degli agenti. In caso di approvazione saranno aumentate da 2 a 6 anni le pene per chi truffa le persone anziane, oltre che sanzioni per chi fa uso di minori per chiedere l’elemosina (senza più il differimento della pena per donne incinte o madri di figli fino a 3 anni). Un altro disegno di legge è stato approvato alla Camera in via definitiva, con 159 voti favorevoli su 236 totali, riguarda la produzione e la vendita della carne coltivata (anche conosciuta come “sintetica”), ora vietata del tutto. L’Italia sarà il primo paese europeo a introdurre una norma simile, che avrebbe potuto ridurre l’impatto ambientale derivato dagli allevamenti intensivi. Infine chiudiamo con il nuovo report prodotto dalla Conferenza episcopale italiana (#CEI) a tema abusi sessuali e pedofilia nella #Chiesa italiana. Una prima parte era già stata pubblicata nel novembre 2022 e conteneva alcuni casi avvenuti tra il 2020 e il 2021 segnalati proprio alla Chiesa. Questa seconda parte analizza i casi del 2022, ma si tratta di un numero parecchio esiguo per via della scarsa volontà a coinvolgere la Chiesa per denunciare gli abusi. 108 centri di ascolto per la tutela dei minori delle diocesi hanno preso parte all’indagine, ma solo 38 di questi hanno segnalato uno o più casi di presunte vittime (54 in questa circostanza). Sono per la maggior parte minori tra i 15 e i 18 anni ad aver subito abusi e in generale le presunte vittime sono in netta prevalenza femminile (44). I centri di ascolto, secondo quanto emerge, sarebbero comunque stati usati più per chiedere informazioni che per essere effettivamente utili per presentare denunce.

 

🇺🇸 PRIMA VISITA IN USA PER XI JINPING DAL 2017: TENTATIVI AVVIATI PER FUTURE COOPERAZIONI

(3) In settimana è andata in scena anche la prima visita negli #StatiUniti dal 2017 del presidente cinese #XiJinping, che ha incontrato l’omologo americano #JoeBiden a San Francisco nell’ambito della riunione dell’#APEC (Asia-Pacific Economic Cooperation, ovvero l’organizzazione che al suo interno unisce paesi affacciati sul Pacifico). C’era molta attesa per l’incontro, durato circa 4 ore. #Cina e Stati Uniti hanno concordato nel ristabilire le comunicazioni militari interrotte nell’agosto 2022, quando l’allora speaker della Camera Nancy Pelosi aveva visitato Taiwan (isola che la Cina da anni rivendica). Biden ha affermato che i due presidenti torneranno anche a sentirsi telefonicamente qualora fosse necessario. Un provvedimento degno di nota ha riguardato la riduzione dell’esportazione da parte della Cina di sostanze impiegate nell’incontrollata produzione (e il consumo) di fentanyl negli Stati Uniti, mentre non è stato fatto alcun passo avanti per il suddetto problema di Taiwan. Biden si è comunque ritenuto soddisfatto dell’incontro, nell’ottica di una possibile futura cooperazione priva di conflitti. Intanto in USA, sia Camera che Senato hanno evitato nuovamente lo #shutdown, ovvero la chiusura parziale delle attività del governo federale. Se nel primo caso si è dovuto ricorrere a un accordo piuttosto discusso tra Democratici e Repubblicani (che detengono la maggioranza alla Camera), al Senato l’approvazione è stata più semplice e lineare, spostando ora il prossimo termine al 19 gennaio, quando gli schieramenti discuteranno di una norma per finanziare l’intero 2024. Al provvedimento manca solo la firma del presidente Joe Biden.

 

🇪🇸 PEDRO SÁNCHEZ ANCORA PREMIER IN SPAGNA. MAGGIORANZA RAGGIUNTA GRAZIE AGLI INDIPENDENTISTI

(4) Salto rapido (finale) in #Spagna, dove il parlamento ha dato la fiducia a #PedroSánchez, premier uscente e adesso nuovamente a capo dello stato iberico. È stato eletto alla prima votazione con maggioranza assoluta (179 voti su 350). Dal 2018 è a capo del governo spagnolo, ma mai come questa volta si trova a guidare un esecutivo dalla maggioranza risicata, dal momento che il suo partito (#PSOE, Partito Socialista Spagnolo) non è stato il più votato. Nonostante tutto, nessuna figura oltre la sua è emersa come capace di poter guidare la Spagna con una maggioranza tale da poter resistere alla prima fiducia. Sánchez è riuscito a mettere d’accordo, non senza fatica, diversi partiti autonomisti e indipendentisti, ognuno interessato a raggiungere specifici obiettivi per le regioni che rappresenta. Tra questi spicca #Junts per Catalunya, il partito indipendentista catalano guidato da Carles #Puigdemont, che ha ottenuto in cambio del supporto un disegno di legge per concedere l’amnistia a tutti coloro che parteciparono al referendum per l’#indipendenza della Catalogna del 2017 (previo ok del parlamento). I deputati di Junts, pur essendo solo 7, sono stati fondamentali per raggiungere la maggioranza necessaria a dare la fiducia al nuovo governo. Non tutti sono però favorevoli a concedere l’amnistia agli attivisti catalani, specialmente a destra, convinti che l’iniziativa violi la Costituzione e che comunque possa portare a nuove possibili azioni da parte degli indipendentisti.

Alla prossima 👋

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