Facce
Da un po' di tempo dimentico le facce.
I nomi meno, ma le facce sempre, che poi mi par l'equivalente di dimenticare le persone, che son le loro facce più dei loro nomi.
È come se non fosse, come se non ci fosse, quella me che quei visi li sapeva. È come se adesso, ora, dico, proprio in questo momento della storia del tempo, della mia vita, ci fosse un pezzo che la testa non vuole più contemplare.
E mi pare una cosa brutta, così tanto brutta, dimenticar la gente. Mi par così ingiusta la mia memoria, così meschina, a interessarsi solo di quel che si vuole interessare, eppure non la riesco a comandare.
Questo è uno dei punti da cui ricominciare, la faccia dell'altro.
Saperla di nuovo guardare.