Facciamoci un regalo
Facciamoci un regalo
È consuetudine nella squadra fare un rito particolare, il “Sabato dell’Orso”.
Un semplice messaggio motivazionale con una canzone rappresentativa del match del giorno dopo.
Quando è il tuo turno devi sempre trovare una metafora, una canzone, un qualcosa per caricare, motivare, incoraggiare i tuoi compagni.
Il motivo lo conosciamo tutti: alimentare la competizione. mai fomentare l’odio o il nervosismo ma bensì il senso di appartenenza ad una squadra, ad un gruppo che nel bene o nel male sarà sempre al tuo fianco ad aiutarti, spingerti e spronarti a fare meglio.
"…. Together standing tall.
Shoulder!
To shoulder!
We'll answer Ireland's Call”
Questa è tra le canzoni più significative prima dei match di Rugby irlandesi. L’Irlanda non gioca solo a Rugby, con queste parole chiarisce che ogni giocatore è chiamato alle armi a sconfiggere il “nemico” spalla/spalla con il proprio compagno.
Tra le frasi più utilizzate dagli orsi c’è “Facciamoci un Regalo”, perché si, dopo aver sudato, corso, battuto colpi per terra negli allenamenti, aver rinunciato ai venerdì sera, al buon vino e ai fiumi di birra, c’è bisogno di un regalo.
Un regalo è li coronamento di tutti gli sforzi che facciamo, di tutte le volte che viene giù il diluvio e non ti vuoi allenare con il fango fino alle ginocchia, di tutti gli allenamenti fatti sottozero, del campo duro, dei dolori.
Nello sport nessuno ti regala nulla, se vuoi la vittoria, la coppa, la medaglia, te la devi andare a prendere. La devi strappare al tuo avversario che è lì davanti a te esattamente per il tuo stesso motivo, con la stessa forza di volontà di non mollare e con la tua stessa voglia di vincere.
Chi solleverà la coppa? Chi vincerà la partita? ad inizio del match non lo sai mai. Non è mai scritto, ogni match ha la sua storia. Il risultato si sa solo a fine del tempo a disposizione, sta a te, alla squadra decidere come impiegarlo.
Un team vincente è composto da soggetti che partecipano agli "allenamenti", alle “partite” mantenendo un obiettivo comune. Definire l’obiettivo da perseguire deve essere una scelta comune, non può essere fatto da un capo per la squadra ma bensì deciso e condiviso da tutto il team. Costantemente siamo chiamati ad allenarci in squadra sul luogo di lavoro, le riunioni sono un esempio: è l’incontro di più persone del team dalle varie competenze in grado di analizzare un problema e definire le azioni per correggerlo.
Fondamentale è circondarsi di persone in grado di comprendere questa dimensione e capaci di collaborare con altre persone. In azienda non esiste la competizione, esiste la collaborazione, esiste il raggiungimento di un obiettivo comune.
L’organizzazione deve definire al meglio i propri obiettivi, fattibili e soprattutto raggiungibili. È inadatto al sistema definire traguardi irrealizzabili.
Cercate di trovare nella vostra organizzazione un motivo per tenere accesa quella fiammella che viene definita passione, cercate di alimentarla e farla alimentare dai vostri collaboratori. Non identificatevi come punto di riferimento per il vostro gruppo di lavoro. Create un team di punti di riferimento, dove tutti collaborano allo stesso scopo, al raggiungimento di quel traguardo, a fare meta. In quel modo avrete un team in grado di “farsi un regalo”.