Fissare degli obiettivi può portare al successo? Oppure no?

Fissare degli obiettivi può portare al successo? Oppure no?

Che cos'è il successo? Come si arriva al successo? Esso accade? C'è qualche ricetta segreta per poterlo raggiungere? E' sufficiente desiderarlo?

Nel bel libro “Il Successo ti succede”, ed. Il Sole 24 ore, Alberto Fedel si interroga sul significato della parola successo disquisendone dal punto di vista linguistico ed evidenziando quanto la parola successo, nel vocabolario Treccani, sia nel contempo sostantivo - il risultato di una serie di azioni andate a buon fine - ma anche il participio passato del verbo succedere - qualcosa che è accaduto -.

Spesso alla parola successo è collegato il naturale raggiungimento di obiettivi.

Nelle conversazioni tra imprenditori, sovente si sente dire:

“È senz’altro un uomo/una donna di successo a capo di un’azienda di successo, la quale ha avuto la capacità di poter conseguire tutti i propri obiettivi”.

Del resto, se ciascuno di noi non avesse degli obiettivi, sarebbe molto arduo individuare il percorso necessario a poterli raggiungere.

La stessa Consulenza Finanziaria relativamente ai temi della pianificazione, pone come tema centrale la definizione di obiettivi: l’università dei figli, la pensione integrativa, ecc.


" Ma, la definizione di obiettivi è garanzia di raggiungimento del successo? Oppure ne costituisce una evidente limitazione?"


Ho avuto modo di incontrare molte persone di successo nella mia vita personale e professionale.

Ho sempre chiesto loro se 10, 15 anni prima immaginavano di poter raggiungere ciò che poi hanno effettivamente realizzato.

Tutti, nessuno escluso, mi hanno confermato che mai avrebbero immaginato di realizzare ciò che oggi rappresenta la loro condizione attuale.

"Sì, certo, alcuni si erano posti degli obiettivi, ma buona parte degli intervistati diceva che si era limitata ad eseguire, a fare, soprattutto a fare cose nuove."

Allora sorge inevitabilmente una domanda: “Non è che per caso, per raggiungere dei risultati, è sulle abitudini che dobbiamo andare ad agire?”

Qualsiasi lavoro o professione si fonda sulle competenze.

Le competenze in un individuo costituiscono ciò che per l’impresa è registrato tra le Attività dello stato patrimoniale: l’esperienza in quanto risultato delle azioni promosse e supportate dalle competenze.

Ma mentre fai l’imprenditore, se ti manca qualcosa in azienda, la puoi acquistare sul mercato, registrandola appunto tra le Attività e avendone immediatamente beneficio.

Nel caso dell’essere umano, l’incremento delle competenze avviene con gradualità. E la cosa si complica alquanto quando si è adulti: acquisire nuove competenze sarà più faticoso, molto più faticoso.

Se oggi, da Consulente Finanziario, decidessi di migliorare ulteriormente le tue competenze iscrivendoti ad un MBA-Master in Business Administration in una qualsiasi Business School della penisola, è evidente che dovresti acquisire delle nuove abitudini:

1) ricominciare a studiare,

2) studiare tutti i week end per il prossimo anno e mezzo, corrispondente alla durata del corso di studi,

3) mettere momentaneamente da parte buona parte degli hobbies e passioni sinora coltivati.

Dovresti necessariamente fare i conti con la tua inerzia, con la tua area di comfort, rappresentata dalle abitudini.

Probabilmente cercheresti di avvalerti del servizio di tutoraggio offerto dalla business school: un angelo custode, un coach che abbia la capacità di motivarti e di incoraggiarti, specialmente nei momenti di dubbio, quando il richiamo alle vecchie abitudini rischierebbe di non farti avanzare nei tuoi propositi.

Anche nel regno della finanza vale la medesima regola: “allenare” il cliente a cambiare le proprie abitudini in modo da consentirgli di raggiungere più agevolmente gli obiettivi determinati nel processo di pianificazione finanziaria - generare ogni mese del risparmio, avere la capacità di gestire l’emotività in caso di mercati volatili, ecc. - è forse la reale e più importante funzione che un consulente finanziario possa svolgere.

Ma tutto ciò significa che fissare degli obiettivi è inutile o secondario?

Non precisamente. Definire degli obiettivi è indubbiamente importante ma la gratificazione molto spesso è troppo in là nel tempo, tanto da essere molte volte demotivante.

Differente è invece il cambio di abitudini: all’inizio faticoso, ma con il grande vantaggio della sfida a se stessi e con il sapore di darci una gratificazione immediata.

Cambiando abitudini, ben presto realizzerai di essere non solo sulla strada giusta, ma contemporaneamente sarai in grado di ottenere risultati di molto superiori rispetto a quanto ti eri prefissato di raggiungere.

In fondo il successo che cos’è: una serie di azioni determinate da delle sane abitudini.

…Provare per credere !

Giusy Manzella

Content Curator Fol.it e Ammodino.it - Co-ambassador LunchIn.

7 anni

Far cambiare abitudini a qualcuno,prima ancora che a se stessi ,è il lavoro più arduo che esista!indubbiamente però quando ci riesci è un successo tanto per lui quanto per te!

Alessandro Beretta

Tracom Group Distributor DACH & Italy -. Matester Certified - Formatore Intelligenza Sociale - SOCIAL STYLE® / Adaptive Mindset® for Resiliency / Agiltiy®

7 anni

lo devi visualizzare nella tua mente ! i panfleti non servono. basta e avanza l immaginario fortemente voluto.

Monica Gardella - Consulente Patrimoniale e Formatrice

Ti aiuto a Trasformare le Ansie legate alla Gestione del Patrimonio in motori di Libertà e Serenità

7 anni

Il successo e soprattutto fare cose utili, possibilmente tutti i giorni.

Paola Feltre

Coach ACC/ICF - Formatrice Reinserimento Professionale - Certificato ACC/ICF - FSEA 1 Formatore per adulti

7 anni

Ottimo articolo. Leggendolo ho pensato a cosa c'è tra la partenza e l'arrivo: volontà, responsabilità, consapevolezza, determinazione, flessibilità, apprendimento. Comunque vada sarà un successo!

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