Fondimpresa: la burocrazia soffoca la formazione
I vincoli burocratici posti sul sistema dei Fondi interprofessionali stanno bloccando la formazione dei lavoratori nelle imprese italiane. Fondimpresa, il Fondo per la formazione continua di Confindustria Cgil Cisl e Uil, chiede: regole certe e uguali per tutti i Fondi interprofessionali, razionalizzazione del sistema, valorizzazione delle esperienze di efficacia e trasparenza. Solo così imprese e lavoratori potranno disporre di un sistema formativo in grado di costruire competitività e occupabilità.
È tempo, insomma, di intervenire sulla contraddittoria situazione dei Fondi, soprattutto se la prospettiva, come proposto dal consigliere economico alla Presidenza del Consiglio, Leonardi, è di estenderne il ruolo alle politiche attive del lavoro. Un compito che si somma alla necessità di formazione per i giovani in ingresso, smussando il mismatch tra domanda e offerta di competenze, di aggiornare i lavoratori maturi e di prepararsi per Industry 4.0.
In questo quadro, i Fondi sono altamente responsabilizzati, in quanto unica fonte di finanziamento della formazione, ma sono pesantemente ostacolati. L’elenco delle criticità è lungo: l’equiparazione a organismi di diritto pubblico; la complessità e rigidità dello sportello per gli Aiuti di Stato; il prelievo forzoso di 120 milioni l’anno dalle risorse per la formazione; la concorrenza sleale di Fondi che aggirano gli accordi tra rappresentanze aziendali e sindacali nel territorio, previsti dalla legge ed elemento fondante di ogni piano formativo.