Forfettari, oneri al raddoppio
Non solo e-fatturazione, ma anche esterometro d'obbligo
Aumentano adempimenti e costi per forfettari e dintorni. È questa la conseguenza della novità che il governo si appresta a introdurre, a partire dal prossimo luglio, con il decreto legge recante ulteriori misure urgenti per l'attuazione del Pnrr.
Per effetto delle modifiche previste dall'articolo 15 dello schema di decreto a essere introdotta, infatti, non sarà solo la scontata estensione della fatturazione elettronica ma anche l'esterometro. Il tutto, salvo mediazioni che potrebbero mantenere l'esonero fino al 2024, ma solo per i soggetti con fatturato fino a 20 mila euro.
Quello dell'esterometro, che vive di luce riflessa del comma 3 per cui anche per tutti i soggetti suddetti «a partire dal 1° luglio 2022» anche l'onere di trasmettere telematicamente (con le stesse modalità della FE) i dati relativi alle «cessione di beni e di prestazione di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche».
Le nuove tempistiche che entreranno in vigore per le operazioni effettuate da luglio imporranno la trasmissione telematica dell'esterometro attivo entro gli stessi termini di emissione delle fatture (e in tal senso la fattura elettronica farà venir meno l'onere dell'esterometro); quello passivo (acquisti da non residenti diversi dalle importazioni) dovrà invece essere gestito (TD17, TD18 e TD19) al più tardi «entro il quindicesimo giorno del mese successivo a quello di ricevimento del documento comprovante l'operazione o di effettuazione dell'operazione».