Formazione professionale: quanto incide sulla scelta di un lavoro?

Formazione professionale: quanto incide sulla scelta di un lavoro?

È da tempo che le pagine social (specialmente LinkedIn) “urlano” il bisogno di imparare ad ascoltare i propri collaboratori creando un match perfetto tra le loro aspettative e quelle business.

Per funzionare a pieno, un’azienda deve partire proprio dalla capacità di far emergere le potenzialità di tutti coloro che la compongono, senza alcuna distinzione.

Le persone, quando si sentono apprezzate e percepiscono che la loro presenza è indispensabile, danno il massimo del loro operato (un po’ come funziona nei rapporti interpersonali: se ci pensate, voi restate vicino a persone che non vi considerano?).

Da qualche anno a questa parte le cose sembra che stiano assumendo una forma diversa, nuova, con un imprinting differente: si ha iniziato a parlare proprio di PERSONA e dell’equilibrio che occorre creare tra sogni/bisogni di questa, con l’azienda.

I social sono stati bombardati da articoli riferiti proprio a questo concetto e a tutta una serie di conseguenze che, a cascata, sono successe (e succedono ancora) qualora la PERSONA non venga messa al centro e venga considerata come un numero.

Un elemento importante che è emerso è stato quello che abbraccia il concetto di formazione e di percorsi di crescita professionale.

Abbiamo svolto una serie di sondaggi (sia interni che attraverso piattaforme social) per approfondire la tematica.

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L’80% degli utenti che ha risposto, ha dichiarato che la formazione professionale è uno dei requisiti indispensabili che porta loro ad inviare candidature, mentre il restante 20% dichiara di occuparsi in totale autonomia della propria formazione, leggendo e studiando notizie in rete e manuali nel loro tempo libero.

A tal proposito, la nostra HR manager, Daniela Connizzoli, ha espresso il suo punto di vista in questo modo:

Una delle sfide più grandi è quella di creare dei progetti formativi individuali calibrati e personalizzati sulle esigenze del singolo, sul suo background e sugli obiettivi che ci siamo prefissati per potenziare le conoscenze individuali e potenziare il nostro organico.

Valutazioni di questo tipo, sono frutto di anni di lavoro in cui ho potuto toccare con mano le problematiche che affliggono le aziende e, soprattutto, l’area HR.

Capire che le persone hanno bisogno di essere stimolate, di essere prese in considerazione e, di conseguenza, valorizzate, è il punto di partenza che aiuta un HR a realizzare grandi progetti per i propri colleghi.

All’interno di EliData, uno dei focus attenzionali è proprio la formazione e la realizzazione di piani formativi individuali, in modo tale che le persone abbiano a disposizione un piano carriera e che tutto ciò che riguarda le competenze che acquisiscono per poter lavorare in azienda, sia dato in primis da noi!

Se vogliamo che i nostri talenti si affezionino, è tempo di ascoltarli! Questo è un consiglio che secondo me è bene diffondere, in modo tale che l’equilibrio tra persona/azienda raggiunga il miglior livello!”.

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