Fosse biologiche: guida pratica alla manutenzione periodica
Quando si ha a che fare con le fosse biologiche bisogna pensare di dover mettere mano a fognature di tipo statico in edifici che non sono raggiunti da fognature di tipo dinamico.
Qui, poi, confluiscono sia le acque nere provenienti dal bagno sia le acque grigie dei lavandini di bagno e cucina: va da sé che, con il passare del tempo, le fosse si riempiono e, per scongiurare la fuoriuscita di liquami, oltre che per mantenerle sempre in funzione, vanno periodicamente pulite.
Pertanto, quello di spurgo delle fosse biologiche è un servizio indispensabile.
Questo tipo di intervento, seppur in apparenza abbastanza semplice, è invece complesso da effettuare, soprattutto se si vogliono evitare problematiche ecologiche e si vuole ridurre la probabilità di avere nuovi problemi nel breve o medio periodo.
È per questo, dunque, che è importante affidarsi a realtà del settore specializzate, sia dal punto di vista delle competenze sul campo sia dal punto di vista della sicurezza delle operazioni.
Non è un caso che quella dello spurgo di fosse biologiche sia un’attività scrupolosamente disciplinata dalla normativa, proprio per assicurare la sicurezza delle persone coinvolte.
Un ultimo punto di attenzione è lo smaltimento dei liquami che fuoriescono dalle attività di spurgo, i quali vanno portati in discariche specializzate e per i quali è prevista la redazione di documentazione ufficiale.
➡️ Cause dell’intasamento delle fosse biologiche
Che cosa può causare l’intasamento delle fognature?
In alcuni casi, ci sono difetti presenti nelle fognature o utilizzi impropri degli impianti di scarico (come, ad esempio, lo sversamento di oggetti o prodotti che dovrebbero essere smaltiti in altro modo).
Più in generale, il riempimento delle fosse biologiche è continuo, con il risultato che in essa si accumulano materiali solidi, frutto della decomposizione dei rifiuti a opera dei batteri in essa contenuti che rimangono depositati, e schiume che salgono in superficie mentre i liquidi defluiscono e si disperdono nel terreno.
Proprio per questi motivi, è importante svolgere la manutenzione in maniera proattiva periodicamente, al fine di evitare danni irrimediabili sia al pozzo sia alle fognature.
➡️ Quando e come va fatto lo spurgo delle fosse biologiche
Il consiglio è quello di svolgere annualmente la manutenzione dell’intero apparato, affidandosi a ditte specializzate che con un solo intervento possano garantire l’integrità e il buon funzionamento di tutta la rete.
Queste ditte mettono a disposizione non solo personale competente e certificato ma anche i giusti strumenti e macchinari necessari, rispettando tutte le norme di sicurezza di cui abbiamo parlato poco fa.
Queste ditte possono operare ovviamente in caso di emergenza ma è preferibile, anche per un risparmio di costi e per evitare disagi, richiedere un servizio di manutenzione preventiva.
Nel corso degli interventi, poi, vengono aperti i pozzetti d’ispezione per procedere alla pulizia della fossa e, nei casi di ostruzione, alla pulizia e disostruzione delle tubature.
Una volta completato l’intervento, il personale specializzato trasferirà i liquami in apposite discariche, le quali andranno a compiere le attività di depurazione e smaltimento dei rifiuti.
➡️ I plus che solo i professionisti possono dare
In tutti questi casi, la soluzione migliore è quella di affidarsi a realtà specializzate che possono mettere in campo operatori formati, in grado di lavorare in sicurezza e capaci di redigere la documentazione necessaria per tutta l’attività di smaltimento (e di mostrarla al cliente nel caso in cui quest’ultimo lo dovesse richiedere).
Un altro plus che solo i professionisti possono dare è quello rappresentato dalla presenza di operatori discreti, in grado di svolgere il proprio lavoro senza lungaggini e in maniera professionale. Questi, dunque, devono essere veloci, efficaci e devono lasciare pulito alla fine del lavoro.
E a proposito di fine lavori, solo le migliori realtà presenti sul mercato possono assicurare al cliente la garanzia di eliminare la causa se non in maniera definitiva almeno per un lungo periodo di tempo.
Nei casi migliori, infatti, alcune realtà mettono a disposizione del cliente la possibilità di non pagare la seconda uscita qualora il problema, causato da un errore procedurale degli operatori, si ripresenti.
In questi casi il pagamento, dunque, avverrà solo quando verrà acclarato che il problema sia stato risolto.
Il Gruppo EDR
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