Giorno 6/30 - Parlare in pubblico - Gestire il panico PRE sessione
Dopo aver preparato il materiale, fatto le prove, gestito pause, tempi, proiezione, stampe, etc... manca ormai poco alla sessione e... inevitabile, soprattutto le prime volte, arriva il panico da palcoscenico.
In alcuni casi è semplicemente un fastidio, in altri casi una sensazione sgradevole, in altri casi un vero e proprio blocco.
Spesso ci si sente consigliare: "immaginati il pubblico in mutande, non ti farà più paura" (o con variazioni sul tema), ma questa è tutt'altro che una soluzione. Quando una platea di persone ci fissa, si scatenano dentro di noi tutta una serie di sensazioni e di emozioni, in alcuni casi controllabili e in altre meno. A volte basta ascoltare un po' di musica, a volte basta ripetere una serie di gesti "preparatori" che fanno parte della nostra routine (parleremo in un altro post della routine pre-palco), a volte basta un po' di cioccolato, a volte però la paura è talmente intensa che ci impedisce di ragionare.
La paura e il panico sono emozioni antiche, la paura in particolare è una delle cinque emozioni fondamentali che sono indipendenti dalla cultura, dall'età, dall'ambiente, etc... A volte è inutile "ragionare" con la paura, è inutile dirsi "ce la farò, sono bravo, sono preparata, conosco tutto l'argomento come se l'avessi creato io, etc..."; in alcuni casi il nostro cervello o il nostro corpo continueranno a combattere queste affermazioni, il cervello con frasi che risuonano dentro tipo "non sei capace, farai una figuraccia, etc...", il nostro corpo con sintomi tipo "il groppo in gola", "le farfalle allo stomaco", "le ginocchia che tremano", "le mani che sudano", etc...
Tutto questo perchè alla fin fine, alla base della nostra evoluzione c'è il cervello animale che ha stimoli base come scappa o combatti, e il nostro cervello e il nostro corpo stanno solo applicando i normali comportamenti che puntano a far innescare uno di quei due comportamenti.
Gli amici cercheranno di calmarvi, ma sarà come dire "non guardare in basso" ad uno che soffre di vertigini, avete presente a cosa mi riferisco.
Bene, se soffrite di paura o panico, ma anche solo di *semplice* ansia, agitazione, etc... ci sono una serie di tecniche che possono aiutarvi. Qui entriamo però nel dominio della psicologia, e dobbiamo stare attenti, soprattutto quando ne parliamo dando per scontato tante cose. Per cui facciamo così, io mi prendo un giorno per scrivere il prossimo post, e voi riflettete un po' su queste mie frasi, cercando di capire la vostra reazione in casi come questi, perchè alcune tecniche funzionano meglio con alcuni comportamenti, altre tecniche con altri.
E magari, le tecniche che vi mosterò non funzioneranno con voi, e allora non abbiate paura di parlarne con qualcuno *competente*, magari basta poco per sbloccarvi.
Shatterer of dreams to deliver solutions in the field of software
9 anniOddio, io ricordo ancora la prima volta che ho dovuto parlare in pubblico. Era di fronte ad una platea "insignificante": COO. CSO, Group Clinical Director, ecc. :) insomma, non e' come se la mia carriera fosse appesa ad un filo, no... :D Io trovo che una tecnica che funziona *per me* quando devo fare una presentazione e' andare in bagno prima. Come dici tu, non tutte le tecniche funzionano per tutti, ma so di una collega che fa la stessa cosa. E' da provare.