Gli approfondimenti, ovvero: l'importanza degli spiegoni

Gli approfondimenti, ovvero: l'importanza degli spiegoni

Uno spiegone (d'accordo, sono io a chiamarlo così, ma possiamo anche parlare di articolo di approfondimento) è un contenuto in grado di fornire a chi legge informazioni verificate e coerenti su un tema. Inoltre:

  • dal punto di vista della testata, consente di coprire una singola notizia da più punti di vista;
  • dal punto di vista di chi legge, è in grado di rispondere alle domande più diffuse, chiarire dubbi, in generale arricchire la conoscenza.

Pensiamo ad esempio alla notizia riguardante un terremoto: insieme alla breaking news e a un eventuale articolo con aggiornamenti sulla situazione, è possibile pensare a all'intervista a un esperto che spiega cosa si intende per rischio sismico, un contenuto che illustra come si misura la magnitudo di un terremoto e così via (sono esempi banali, ma rendono l'idea, no?).

Ciò che rientra nel giornalismo esplicativo si traduce in long-form specifici su un tema, nella rappresentazione cronologica di un fatto, nelle risposte di un esperto a domande su un dato argomento e così via. Il buon giornalismo raccoglie informazioni dalle fonti, ha contatti con esperti, indaga, seleziona, traduce in un linguaggio comprensibile: il fatto che si lavori sul digitale, non riduce sempre tutto a un copia e incolla.

La sinergia tra breaking news & spiegoni

Se l'obiettivo di un articolo classico è fornire dettagli sullo sviluppo di una storia o lanciare una notizia, con un approfondimento possiamo concederci lo spazio e il tempio per esplorare a fondo un tema, rispondere a specifiche domande.

Una breaking news viene lanciata in modo molto simile dalle diverse testate, mentre un approfondimento può fare la differenza.

In questo senso, a supporto della news, che potrebbe anche posizionarsi per poco tempo o non posizionarsi affatto per determinate ricerche, altri articoli possono essere la strategia ideale. In questo modo, possiamo creare un vero e proprio ecosistema, puntando innanzitutto a sfruttare gli spazi forniti da Google, come ad esempio Top Stories e Serp.

Da un punto di vista più schiettamente giornalistico, combinare i due approcci consente di coprire una notizia da diverse angolazioni, coinvolgendo esperti, testimoni, protagonisti e così via.

Le regole SEO per lo spiegone perfetto

In qualità di consulente SEO editoriale, rispondo di solito a cinque domande principali, quando si tratta di spiegoni.

  1. Quali sono le parole chiave? Partire da una ricerca tramite una combinazione di Google Trends e altri strumenti di analisi è fondamentale. In questo modo è possibile sia considerare le tendenze del momento e i volumi di ricerca, sia scoprire eventuali gap nei confronti dei competitor. Ovviamente non vanno dimenticatri principi etici, deontologici e la linea editoriale: può essere che un tema non abbia ragione di essere coperto da una testata (questo accade di frequente, ad esempio, nei casi di cronaca, con una conseguente morbosità per i dettagli più atroci che, guarda un po', sono praticamente sempre delle ricerche in tendenza).
  2. I segnali E.E.A.T. servono a qualcosa? In questo caso, principi come autorialità e autorevolezza possono avere una valenza importante, basti pensare a Google Discover. In redazione c'è un autore particolarmente forte e autorevole su un tema? Bene, è il momento di andare alla sua scrivania e unire le forze.
  3. Che strategia seguire? Al netto di cavalcare una tendenza, ci sono altre domande che possiamo farci in una situazione del genere. Questo approfondimento potrebbe avere anche una valenza futura? Esplorare questo tema può consentirci di acquisire nuovi abbonamenti, fidelizzando chi legge? Il nostro obiettivo è solo fare traffico oppure ne abbiamo altri, come ad esempio il tempo di permanenza su una pagina?
  4. L'ottimizzazione SEO è corretta? Valgono sempre le best practice SEO condivise con la redazione. In particolare, è importante che l'articolo sia pubblicato con i titoli ben ottimizzati e differenziati (quindi il titolo editoriale, SEO e social devono essere diversi). Ovviamente è possibile fare tutte le dovute modifiche, ma facciamo in modo che la prima indicizzazione considerata dal motore di ricerca sia la migliore possibile. Includere in un piccolo brief una struttura che dovrebbe essere rispettata è poi una buona idea, oltre che utile.
  5. Quando è meglio pubblicare? D'accordo, la breaking news, per sua stessa natura, deve essere pubblicata il prima possibile. Per un approfondimento il discorso è diverso: senza che trascorrano eoni dall'evento, possiamo prenderci più tempo. Ci sono due indirizzi di buon senso da tenere a mente: il tempo di vita della notizia e il momento che, di solito, prevede un picco di traffico sul sito, ovvero quando abbiamo più utenti attivi.

Può essere che uno spiegone sia un buco nell'acqua a livello di traffico, ma questo non deve farci demordere, anzi: chiedersi il perché di un flop fa parte del percorso. Forse non abbiamo centrato il tempo di pubblicazione, la struttura non era adeguata, il formato scelto potrebbe non essere il più adatto.

La prossima volta andrà di certo meglio (been there, done that).

Marta Brambilla

Parlo di crescita professionale attraverso il racconto/business coach.

1 anno

Ciao Samantha, grazie per le utili informazioni sugli "spiegoni" :-) Mi hai dato una bella idea per dei contenuti che devo creare per il 2024.

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