"Grande è colui che non ha perso il suo cuore di bambino" (Mencio)
Il maestro Meng, conosciuto in Occidente come Mencio grazie ai Gesuiti, fu discepolo di un nipote di Confucio.
Morì attorno al 289 a.C., all’apice della sua fama, dopo aver dedicato la vita alla filosofia e al modo di armonizzare con essa la vita e le aspirazioni dell’uomo. Mencio desidera “correggere il cuore umano", eliminando le storture e modificando le cattive abitudini di pensiero: il suo obiettivo è una società equilibrata e giusta, a partire dal principe fino ai più umili strati sociali.
Il suo libro, nel quale vengono tramandati dialoghi e sentenze, insegna che “lo scopo dell’apprendere non è altro che la ricerca del cuore che si è smarrito”...
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5 anniSe il cuore umano può essere “corretto” come sostiene anche Mencio , allora bisognerebbe istituire scuole d’obbligo ....
Libero professionista Arti e mestieri
5 anniLe radici del male non nascono con l’ uomo, sono i pensieri cattivi dettati dall’ignoranza che coprono come un pesante velo la luce della verità.
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5 anniAllora sono fortunata nonostante i miei 53 anni ho ancora la voglia di giocare e scherzare di curiisare scoprire imparare proprio una binba
Dirigente scolastico, referente USR Lazio per Fondazione Intercultura ets-iniziative per l'internazionalizzazione
5 anniProprio ieri ho riletto la poesia di Pascoli...l aquilone....beh straordinaria, immagini semplici e di una profondità di vita...in un ritmo musicale che parla al cuore.
Dirigente scolastico, referente USR Lazio per Fondazione Intercultura ets-iniziative per l'internazionalizzazione
5 anniNon facile da trovare...ma é bello pensare che qualcuno ci sia ancora....