Hashtag, hashtag delle mie brame.
Quante volte abbiamo sorriso sentendo mal pronunciare la parola hashtag? Magari dai nostri nonni o da persone che hanno superato una certa età, poco avvezzi ad utilizzare termini anglofoni?
La parola hashtag ha, infatti, preso piede in tempi recenti. Il termine ha sicuramente una storia breve, ma intensa. Si è imposto prepotentemente nel nostro vocabolario contemporaneo ma sembra che ci rimarrà a lungo, con buona pace dei nonni.
Il suo significato si può intuire dai termini inglesi da cui deriva, ovvero hash (cancelletto) e tag (etichetta). Il tag è una parola chiave associata a un’informazione (per esempio un’immagine, un post, un articolo) che descrive l'oggetto a cui fa riferimento. Il tag rende così possibile classificare e ricercare in modo funzionale le informazioni basate strettamente su su quel termine.
Semplificando possiamo quindi dire che gli hashtag sono parole chiave precedute dal simbolo # che permettono agli utenti del web di trovare più facilmente un messaggio collegato allo specifico argomento collegato alla parola chiave.
Utilizzando il giusto hashtag si può partecipare ad un flusso di messaggi collegati ad argomento specifico, ovvero un dialogo virtuale con altri utenti che utilizzano la stessa parola chiave, gli hashtag sono collegamenti ipertestuali che ci aiutano ad orientarci all'interno del web.
Quest’innovativa modalità di comunicazione fu ideata da un avvocato americano il 23 agosto 2007 ma il primo a farne uso in un profilo di successo fu Nate Ritter, alcuni mesi dopo, utilizzando sempre gli stessi hashtag nei suoi frequenti messaggi che avevano come argomento gli incendi che stavano colpendo la zona di San Diego nell’ottobre 2007.
A livello internazionale il termine è diventato di uso comune quando fu utilizzato nelle proteste sorte in Iran durante le Elezioni Presidenziali del 2009.
Visto l’altissimo numero di informazioni che vengono condivise quotidianamente attraverso il web e social è quindi chiaro il successo ottenuto dalla modalità di comunicazione legata agli hashtag, che hanno il merito di semplificare la ricerca online, permettendo di fare ricerche mirate.
L'utilizzo massiccio degli hashtag è, però, conseguenza anche di un fenomeno Social più frivolo. Instagram. Il social fotografico di casa Zuckerberg. Dove utilizzare i tag nella descrizione dell'immagine postata permette di aumentare vertiginosamente il numero dei like.