Ho rivisto Matrix ieri sera e ho capito dove sta andando davvero la formazione professionale
Ieri sera mi sono ritrovato a riguardare "The Matrix" e quella famosa scena dove Neo esclama "I know kung fu". Mi ha fatto riflettere parecchio. Sapete, ogni volta che mi trovo davanti a una nuova sfida professionale, una piccola parte di me sogna di poter scaricare istantaneamente le competenze necessarie, proprio come Neo!
Ma la realtà che vivo ogni giorno come Chief Innovation Officer nel campo della formazione è ancora più affascinante di qualsiasi film di fantascienza.
Pensate alla Realtà Virtuale e Aumentata, per esempio. Non è fantastico poter imparare a pilotare un aereo tenendo i piedi ben piantati a terra? O che un chirurgo possa fare pratica senza rischi per i pazienti? Non è più fantascienza: è il nostro presente.
E parlando di intelligenza artificiale... vi siete mai chiesti come sarebbe Morpheus se fosse un algoritmo? 😉 Be', in un certo senso lo stiamo già sperimentando! Sto imparando una nuova lingua con un'app che ha la pazienza di un santo (decisamente più di alcuni miei vecchi professori!) e si adatta perfettamente al mio ritmo. Non è questo il tipo di mentore che tutti avremmo voluto da studenti?
Ma la cosa che mi fa davvero sognare (e un po' tremare) sono le neurotecnologie. L'altro giorno leggevo di alcuni ricercatori che stanno sviluppando sistemi per permettere alle persone di comunicare solo col pensiero. Incredibile, vero? Mi chiedo quanto manchi al giorno in cui potremo davvero "pensare" in una nuova lingua senza studiare per anni.
Certo, non è tutto rose e fiori. Mi faccio spesso domande sulla privacy (chi vorrebbe che qualcuno potesse leggere i suoi pensieri?) e sull'accessibilità di queste tecnologie. Come facciamo a garantire che tutti possano beneficiarne?
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Ma sapete qual è la cosa più importante che ho imparato in tutti questi anni? La tecnologia è fantastica, ma non potrà mai sostituire completamente il tocco umano. Mi viene in mente il mio vecchio prof di matematica: con una sola frase di incoraggiamento ha cambiato la direzione della mia carriera. Sfido qualsiasi AI a replicare quel momento!
Quindi eccoci qui, come Neo davanti alla scelta tra pillola rossa e blu. Io ho scelto la rossa: ho deciso di abbracciare questo futuro dove la tecnologia non sostituisce la nostra umanità, ma la amplifica.
E voi che ne pensate? Come immaginate il futuro dell'apprendimento? Vi piacerebbe poter "scaricare" istantaneamente nuove competenze o preferite il brivido di imparare gradualmente? Sono curiosissimo di leggere le vostre riflessioni nei commenti!
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videomaker presso effeBvideo
18 oreInteressante il tuo punto di vista. Non sono del tutto convinto che l'intelligenza artificiale non possa avere quelle scintille di genialità tipiche dell'essere umano. Per fare un esempio, mi viene in mente un altro film: Terminator. La vera rivoluzione, probabilmente, sarà la robotica, che darà un corpo alle menti artificiali, rendendole capaci di interagire nel mondo fisico in cui viviamo. Ma cosa rimarrà a noi quando un robot superintelligente prenderà il nostro posto di lavoro? E, magari, col tempo, potrebbe persino avere l'ambizione di sedurre il nostro partner? 😆 A differenza del film Terminator, però, non ci sarà nessun Arnold Schwarzenegger a venire dal futuro per salvarci!