I consumatori nativi digitali hanno cambiato mercato e marketing
Non tutti gli studiosi sono concordi nell’associare ad ogni nucleo generazionale che compone la categoria dei nativi digitali una data di inizio. Solitamente ci si riferisce alla generazione Y o Millennial come ai nati tra il 1982/1964 e il 2000/2004, mentre la Generazione Z viene associata alle persone nata tra l’anno 2000/2004 e gli anni successivi fino a oggi.
La composizione di questi nuclei generazionali non è compatta e omogenea ma può essere suddivisa in fasce di età diverse come ha fatto Francesco Morace nel suo libro I paradigmi del futuro, nel quale ha identificato:
- I Lively Kids (4.8 anni, aschi e femmine): ragazzi tra i 4 e gli 8 anni che vivono la loro relazione con i consumi in modo aspirazioale, dipendono dai genitori ma sono protagonisti attivi ed interattivi nella reazlizzazione della quotidianità felice
- Posh Tweens (8-12 anni, maschi e femmine): pre-adolescenti amanti delle novità e delle mode, omologati a march e marchi di cui sono spesso vittime inconsapevoli, precoci utilizzatori di tecnologia e con una grande influenza sui genitori in termini di consumo e di decisioni di acquisto.
- Expo Teens (13-18 anni, maschi e femmine): teen-ager che vivono la loro identità come esposizione e esibizione, che amano sperimentare nuovi territori, usano linguaggi delle tribù di appartenenzam sono immersi nella tecnologia che usano anche per costruire i loro stili di vita grazie a comportamenti da consumatori spesso frenetici, estensivi e compulsivi
- Liker People (18-30 anni, maschi e femmine): per loro essere connessi in una rete è la massima priorità, sono multiplayer per definizione, grandi sperimentatori e creatori di mode, per loro la tecnologia è una semplice estensione della loro identità
- Unique Sons (25-35 anni, maschi e femmine): in genere figli unici, individualisti, egocentrici, narcisisti e consumisti, alla continua ricerca dei fratelli che non hanno mai avuto, Facebook è il progetto digitale che meglio li rappresenta